Zinedine Zidane, dai successi in campo alla storia sulla panchina del Real
È considerato, al pari di Michel Platini, uno dei migliori calciatori francesi di sempre. In patria e non solo. Nato a Marsiglia, gli esordi calcistici sono da ricondurre a Cannes, club con cui un giovane Zidane esordì nel calcio che conta. Vi rimase fino al '92, quando scelse il Bordeaux come tappa intermedia prima dell'arrivo in Italia. La Juventus lo acquistò nel '96 e riuscì a goderselo per 5 anni. Poi, nel 2001, arrivarono il Real Madrid e una valigetta stracolma di miliardi (circa 100, record per quei tempi) e Zidane salutò l'Italia per andare a giocare e vincere al Santiago Bernabeu. Al Real rimase fino al 2006, anno che coincise col suo ritiro dal calcio giocato. Prima però ci fu tempo e modo di guidare la Francia fino alla finale dei Mondiali tedeschi e di rifilare una testata poi passata alla storia a Marco Materazzi. Chiuso col calcio giocato, Zidane ci mise un po' a capire i progetti futuri. Nel 2013 ecco la chiamata del Madrid: prima come assistente di Carlo Ancelotti, poi come allenatore del Castilla e infine come tecnico della prima squadra in sostituzione di Rafa Benitez. Il resto è storia nota, col Real che ha scritto pagine indelebili vincendo tre Champions consecutive, la undecima, la duodecima e la decimotercera, oltre ad essere tornato a trionfare anche in Liga dopo tante stagioni a secco. In carriera Zidane ha vinto praticamente tutto, compreso un Pallone d'Oro nel '98: 2 Campionati italiani, una Supercoppa italiana, due Supercoppa di Spagna, un Campionato spagnolo, due Coppe Intercontinentali, due Supercoppa UEFA, una Champions League, un Mondiale e un Europeo. Oltre, come detto, a tre Champions League, una Liga, una Supercoppa UEFA e una Coppa del Mondo per club da allenatore. Oggi Zinedine Zidane compie 48 anni. Adesso, dopo la seconda avventura sulla panchina del Real Madrid terminata al termine della scorsa stagione, Zizou attende di conoscere il suo futuro.
Sono nati oggi anche Jean Tigana, Pietro Fanna, Alberto Malusci, Patrick Vieira e Giulio Migliaccio.