Diego Fuser, capitano della Lazio scambiato per chi non arriverà mai in biancoceleste
Dev'essere stata un'estate ben strana, quella del 1998, per Diego Fuser. Perché passa dall'essere capitano, osannato, della Lazio, a finire sul mercato e andare al Parma, con cui vincerà la Coppa UEFA nel maggio successivo, a Mosca contro l'Olympique Marsiglia, vendicando la sconfitta dell'anno precedente contro l'Inter, a Parigi. Però in quel momento non lo sapeva, ma era a conoscenza di non essere stato convocato per Francia 98, il Mondiale, a causa delle scelte di Cesare Maldini che preferisce i giocatori del Milan rispetto a quelli biancocelesti.
Anche perché aveva appena alzato la Coppa Italia con la fascia al braccio, sostanzialmente intoccabile. Ma nel calcio ciò che è vero oggi può non esserlo domani, e viceversa. Il presidente della Lazio, Cragnotti vorrebbe Enrico Chiesa e fa un patto con Tanzi. "Ti cedo Fuser ma se prendi Batistuta poi mi cedi Chiesa". Affare fatto, peccato che il Parma non prenderà mai Batigol, che rimarrà a Firenze per altre due stagioni per poi passare alla Roma di Sensi. Quindi la Lazio perde il suo esterno, otto gol l'anno precedente, per dodici miliardi.
Fuser è sorpreso. “Ho saputo tutto martedì, lascio la Lazio senza rimpianti, sono stati sei anni bellissimi. Nel calcio di oggi ormai ci sta tutto, dunque non sono rimasto stupito. Tra l'altro vado in un'altra grande squadra e spero che rimanga Chiesa”. Così sarà, appunto. Oggi Diego Fuser compie 56 anni.