Giuseppe Aurelio, un terzino-goleador per il Sassuolo
Dopo lo stop forzato della scorsa settimana il campionato Primavera 1 prova a tornare lentamente alla normalità, seppur con un programma ridotto e con le gare della settima giornata di ritorno che si disputeranno a porte chiuse come ogni evento sportivo sul territorio nazionale. Tra le formazioni che aspettano con trepidazione il ritorno in campo c’è il Sassuolo, che nella trasferta di Pescara sarà di fronte a un crocevia importante per la corsa alla salvezza. Un obiettivo che i neroverdi inseguono anche grazie ai gol e alle ottime prestazioni di Giuseppe Aurelio, classe 2000 che si sta mettendo in evidenza come uno degli elementi più interessanti della Primavera emiliana.
Nuovo ruolo, vecchie abitudini - Nato a Bracciano, in provincia di Roma, Aurelio si è formato nel Tor di Quinto, scuola calcio dalla quale sono passati giocatori del calibro di Marco Materazzi e Lamberto Zauli. Nel club laziale il classe 2000 giocava da attaccante, scuotendo le reti dei campionati provinciali e regionali con una regolarità che ha fatto innamorare il Sassuolo, che nell’estate del 2014 lo ha vestito di neroverde facendogli iniziare la trafila nei campionati nazionali. Rimasto in Primavera come fuori quota dopo un 2018/19 condizionato da un infortunio, Aurelio sta vivendo la stagione della svolta della sua giovane carriera. Mister Turrini lo ha infatti reinventato, già sul finire del precedente campionato, come laterale di centrocampo o addirittura di difesa, una posizione nella quale Giuseppe sta sbocciando con tutto il suo talento, diventando un’arma preziosa a disposizione del giovane Sassuolo. Un ruolo, quello dell’esterno con compiti difensivi, che il classe 2000 laziale interpreta con quella vena offensiva rimasta ben impressa nel DNA, e senza perdere il vizio del gol. Sono infatti già sei i centri nelle diciotto gare di campionato disputate, dato che lo rende il miglior realizzatore stagionale della Primavera emiliana. E non è un caso che i suoi tre squilli consecutivi, contro Bologna, Lazio e Genoa, siano coincisi con altrettanti successi, preziosi per allontanarsi dalla zona calda della classifica.
Terzino moderno - Aurelio, come detto, nasce come attaccante esterno di destra, posizione dalla quale ha sempre rappresentato una minaccia entrando dentro al campo per azionare il prediletto piede mancino. Un sinistro che, adesso che è stato convertito in laterale difensivo o di centrocampo, utilizza anche per andare sul fondo e crossare per i compagni, interpretando il ruolo in chiave moderna e costantemente votata all’attacco. La sua struttura fisica, d’altronde, sembra fatta apposta per scorrazzare a tutta fascia: alto un metro e ottantacinque, Giuseppe dispone di fibre muscolari sviluppate in modo armonico e di una resistenza organica grazie alla quale riesce a fornire un apporto costante sulla corsia. Il tutto abbinato ad una buona personalità, per un profilo completatosi anche dal punto di vista caratteriale e che lo vede sempre grintoso e in prima linea, pronto a prendersi responsabilità importante e ad eseguire giocate determinante per il rendimento della squadra. Domani pomeriggio, nella trasferta di Pescara, al Sassuolo servirà un Aurelio arrembante, per dare la caccia a tre punti che potrebbero indirizzare sul binario giusto la stagione della Primavera neroverde.