Dopo 12 giornate, chi è stato il miglior giovane della Serie A?
Durante uno degli ultimi appuntamenti di Maracanà, il direttore Paolo Ghisoni è stato ospite per approfondire alcune tra le tematiche principali relative alla Serie A.
In studio Marco Piccari e Stefano Impallomeni, i quali hanno rivolto una domanda specifica a chi fosse collegato telefonicamente: "Dopo queste 12 giornate, chi è il giovane che si è distinto maggiormente in Serie A?". Diversi i nomi da poter citare, da Yildiz fino a Comuzzo. Ecco invece la risposta di Ghisoni: "Fortunatamente quest’anno sembra una 'pesca' più allargata. Tra i profili che sono stati suggeriti, aggiungerei anche Leoni del Parma, che ha fatto il suo esordio sabato ed è un difensore di ottima prospettiva. Facciamo una premessa però: cosa si intende per giovani? Solo per 'perimetrare' questa cosa, perchè in Italia il giovane è per sempre. Range 19/20 anni? Allora il mio voto va a Nico Paz. Mi ha sorpreso tantissimo, si sentiva già parlare di lui fuori dall'Italia, ma quando è arrivato ha dimostrato tutto il suo valore. All'estero si parlava molto bene anche di Yildiz ad esempio, che in realtà è stato uno 'sgarro' fatto della Juve al Bayern, perchè a loro volta i bavaresi presero un 2006 (Pisano, ndr) dalle giovanili bianconere. C’era un 2005 forte, in scadenza, e la Juve ne ha approfittato facendo questa 'scommessa'. Devo dire la verità: fin quando era nelle giovanili, non mi ha fatto questa impressione clamorosa. Ma non è la prima volta che prendo, diciamo così, un abbaglio. Nainggolan, ad esempio, l'ho visto giocare a Piacenza ed era un giocatore normalissimo, anche perchè faceva un ruolo diverso: giocava infatti alto a sinistra nel 4-4-2".
"Confermo, scelgo Nico Paz. Vado su chi potrebbe avere una continuità evidente nel campionato - ha proseguito Ghisoni nel suo intervento - Poi milita in una squadra come il Como, che diverte giocando a calcio ed è una delle realtà che apprezzo maggiormente, costruita con un’idea chiara non solo di salvarsi (speculando) e con un progetto, alle spalle, di livello internazionale. Tra gli italiani dico Pisilli, che ha fatto bene nonostante quel marasma generale. Mi avrebbe fatto piacere vederlo in un momento della squadra totalmente diverso. Però 'galleggia', a Roma, in una situazione tutt'altro che semplice".