Lukaku “il cattivo”: nessuno lo vuole, tranne gli arabi
Non era facile ma ci è riuscito e anche alla grande. Lukaku, al momento, è il giocatore meno amato d’Europa. Al Chelsea non lo vogliono più vedere, a tal punto da farlo allenare con gli esuberi. All’Inter hanno cancellato il suo numero di telefono tutti quanti, Marotta compreso. Alla Juventus, fatta eccezione per il duo Allegri-Giuntoli, la stragrande maggioranza della tifoseria non ne vuole sentir parlare. Big Rom è stato capace di farsi “odiare”, calcisticamente parlando, come pochi altri nel corso della storia. C’è chi dice che sia mal consigliato ma, onestamente, ha avuto tante chances per redimersi e riflettere sulle sue azioni. Ha usato i social per gettare ulteriore benzina sul fuoco, parlando di “bugie”, senza però arrivare a svelare la “sua verità”. Si allena e aspetta una chiamata da Torino, sempre che arrivi…
Non il massimo per un centravanti che, numeri alla mano, è uno dei top del calcio europeo. Non segni 280 gol in carriera se sei scarso, che sia chiaro… Tuttavia, nel calcio di oggi, il rischio di essere dimenticato è alto, soprattutto se non si “seguono le regole”. Lukaku ha sempre parlato tanto, forse troppo. Certe dichiarazioni non possono essere cancellate, così come certe promesse non mantenute.
Mai avuto dubbi sulle sue qualità tecniche. Convinto che, in condizioni fisiche buone, sia ancora uno che fa la differenza in campo, soprattutto nel calcio italiano. Altrettanto certo che ben si sposerebbe con il modo di giocare di Allegri ma, forse, se fossi in Giuntoli, non insisterei sul suo approdo a Torino, sponda bianconera. La mia carriera mi ha insegnato che, alla fine, quel che conta sono i risultati che uno consegue sul campo. Tuttavia, in questo periodo di rinascita, accollarsi anche la grana Lukaku mi pare un azzardo. La Juventus ha bisogno di serenità e di compattezza. Deve ritrovare il suo pubblico e presentarsi ai nastri di partenza con Lukaku, mal visto da tanti tifosi bianconeri, pare scellerato se non folle.
E quindi? Quindi c’è sempre la ricca Arabia Saudita. Lì tutti amano Big Rom e sarebbero disposti a ricoprirlo d’oro massiccio pur di averlo. Chissà, magari chi l’ha consigliato (male) fino ad ora potrebbe fare la cosa giusta e spiegargli che, in Europa, una sua collazione sembra difficile. In Saudi Pro League verrebbe trattato da re e nessuno gli chiederà mai di raccontare la “sua verità” su quanto accaduto nelle ultime settimane.