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Porte chiuse e clima da caccia alle streghe: Pistoiese-Prato il peggiore show del nostro calcio

Porte chiuse e clima da caccia alle streghe: Pistoiese-Prato il peggiore show del nostro calcio
giovedì 9 febbraio 2023, 14:51Il corsivo
di Andrea Losapio

È stata una discreta partita, Pistoiese-Prato. Un derby ruspante, con qualche incendio di troppo al fischio finale, come è forse normale quando l'adrenalina annebbia il cervello. Ad avere la meglio sono stati gli arancioni di Luigi Consonni, tecnico che ha fatto risorgere una squadra che a inizio campionato non andava. 2-0 con gol di Barzotti e Sighinolfi, meno sei dalla Giana capolista. Gli ospiti possono recriminare per le tantissime occasioni sbagliate e, di fatto, avere preso due gol alle prime due conclusioni in porta, in una frazione mantenuta sotto controllo e quasi sempre con il possesso del pallone.

Fin qui la cronaca sportiva, una gara di Serie D come tantissime altre. C'è però un prepartita fatto di video, Digos, calcinacci e vendette, conferenze stampa della Questura e della Pistoiese. Andiamo con ordine: Pistoiese-Prato è un derby molto sentito per via di antiche frizioni. Poi in Toscana il campanile è predominante su qualsiasi questione. Tra piri e cenciaioli c'è una commistione al di là della vicinanza geografica, ma il calcio acuisce differenze che solitamente non esistono. Così capita che il lunedì mattina qualcuno - un signore di una certa età, peraltro - gira un video in cui fa vedere dei cubetti di porfido da lanciare al passaggio del treno dei pratesi. Una sassaiola in piena regola che potrebbe portare dei danni ingenti. Nelle intenzione doveva essere un gesto goliardico, ma non c'è la riprova, quindi giusto trattarlo come un rischio.

Bisogna circostanziare la situazione: il video è stato postato in un gruppo Whatsapp privato, qualcuno lo ha fatto girare al di fuori, arrivando sia agli ultras pratesi che alla Digos, oltre alla Questura. Cosa succederebbe in un paese normale? L'autore del video si sarebbe trovato le volanti a casa, avrebbe preso una multa e probabilmente sarebbe andato a processo, magari chiedendo scusa per la stupidaggine - anche fosse una goliardata, quella rimane - e invitando tutti a tenere un contegno al di là dell'evento sportivo e dall'adrenalina che questo può suscitare.

Cosa è successo, invece, a Pistoia? Il lunedì notte un gruppo di tifosi del Prato ha fatto visita all'azienda dell'autore, mettendo un lucchetto al cancello oltre un simbolo dei lanieri. Ci sono state delle minacce telefoniche e l'autore del video è è odiato da entrambe le città perché, sulla scia di queste circostanze, il martedì il Questore ha deciso di diramare una nota disponendo lo svolgimento della partita a porte chiuse. "L’incontro di Campionato Nazionale di calcio di Serie D 2022/2023 tra Pistoiese e Prato, previsto al Melani di Pistoia per il prossimo 8 febbraio, dovrà disputarsi in assenza di spettatori. Il provvedimento del Prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, si è reso necessario agli esiti di un’approfondita valutazione avviata nei giorni scorsi nell’ambito di alcune riunioni di Tavolo tecnico e di coordinamento delle Forze di polizia. La partita, era già attenzionata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive il quale aveva sospeso il giudizio al fine di approfondire l’analisi dei rischi connessi alla gara e, nel contempo, fino all’assunzione di determinazioni in merito, aveva invitato la Lega Nazionale Dilettanti ad interessare le società organizzatrici per non far avviare la vendita dei tagliandi [...] Alla luce degli elementi acquisiti e delle valutazioni tecniche espresse dalle Forze di polizia, si è ritenuto che tale incontro di calcio presenta rilevanti e concreti profili di rischio, con possibili ricadute sul piano dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, che inducono a disporre la disputa dell’incontro in assenza di spettatori".

Il martedì c'è stata una conferenza stampa del tecnico della Pistoiese, Consonni, come riporta PistoiaSport. "Giocare senza tifosi è una sconfitta per tutti. A rimetterci sono soprattutto i tifosi e la società Pistoiese. Sono situazioni che vanno a inficiare sull’umore della squadra, ma non sullo stimolo che resta sempre quello di conquistare ad ogni costo dei tre punti. Dispiace molto perché il derby è dei tifosi, quelli veri".

Breve riavvolgimento del nastro a ieri sera. Nessuno poteva arrivare vicino allo stadio senza giustificato motivo. A chiunque veniva chiesto, da parte delle Forze dell'Ordine, cosa ci facesse lì. Ai giornalisti è stato domandato che fosse scattata la foto di un documento Una sensazione francamente sgradevole per chi vorrebbe solo assistere a una partita di calcio, vista più come una guerra che non come quello che dev'essere. Tutto questo in uno stadio che avrebbe potuto tenere solamente 2500 tifosi. Davvero le istituzioni non sono in grado di organizzare un evento facendo il massimo per evitare gli scontri? La possibilità è solamente vietare? È una mortificazione di uno sport che continua a peggiorare la propria reputazione, tra stadi fatiscenti - che sono di proprietà del comune e hanno interi settori costantemente chiusi, non solo a Pistoia - e un clima da caccia alle streghe per una partita di Serie D. È successo anche più in basso, in Toscana, quando ai supporter del Centro Storico Lebowski, Promozione, tre anni fa fu vietata la trasferta a Guasticce, per la sfida contro l'Atletico Etruria.

Ovviamente i più colpiti sono i tifosi della Pistoiese, che da un mese stavano preparando la coreografia, oltre alle casse di una società che avrebbe visto circa ventimila euro in arrivo, ossigeno per chi gioca in Serie D e non ha diritti televisivi. Ma è davvero così difficile evitare scontri per partite che coinvolgono poche centinaia di tifosi? Altrimenti a Bergamo sarebbe sempre tutto chiuso, visti gli scontri dei decenni passati, invece oramai lo stadio è sempre pieno e succede poco e nulla. Nonostante qualche situazione di disordine, rispetto a 20 anni fa è un posto molto più sicuro. Poi capita che romanisti e napoletani si trovino all'autogrill per menarsi, è vero, ma nessuno dei due aveva fatto un video prima per denunciare la situazione.

La cosa più bella della serata, peraltro, è andata in scena dopo il triplice fischio, con i giocatori della Pistoiese che sono andati a esultare fuori dalle tribune con i propri tifosi, in mezzo un cancello che li separava e maglie e pantaloncini donati, come in Serie A. L'unica scena di una serata di sport mutilata. È sempre più semplice vietare che non tentare di gestire. Se non si trovano soluzioni adatte per un evento da 2500 persone, fra due città confinanti e con moltissime persone che vivono anche l'altra oltre a quella di origine, evidentemente ci sono delle lacune che andrebbero colmate.

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