Una bruttissima Lazio subisce la rimonta della Fiorentina. Sarri: "Ho visto la squadra spenta"
Questa non può essere la vera Lazio, non quella che ha in mente Maurizio Sarri. Quella vista a Firenze è una versione piuttosto sbiadita del biancoceleste, più tendente al primo dei due colori. Il 2-1 con cui è maturata la sconfitta sul campo della Fiorentina è un risultato piuttosto bugiardo, basti pensare ad esempio ai quattro colpiti dalla squadra toscana durante il match, su tutti quello di Nico Gonzalez su calcio di rigore.
Ai capitolini non è scoccata la scintilla neanche dopo aver concluso il primo tempo avanti di un gol con quello che poi sarà l’unico tiro in porta dell’intero incontro per la Lazio. L’illusorio centro di Luis Alberto nella ripresa viene sovrastato dalle firme di Kayode e Bonaventura, alla fine ci sarà da leccarsi le ferite: con la sconfitta è annesso pure il sorpasso in classifica.
Prestazione brutta e anche il tecnico laziale non ci gira troppo intorno nella sua analisi in sala stampa: "Abbiamo attenuanti ma non tanti alibi, la prestazione è stata brutta e la piattezza mentale evidente. Non ci ha scosso il vantaggio immeritato, il pareggio o lo svantaggio. Prestazione pesante. I timori c'erano ma anche una partita brutta me l'aspettavo meglio. Siamo andati in campo con due o tre giocatori che dovevano tirare il fiato o avevano sintomi influenzali. E c'è chi è entrato senza che si allenasse da tempo con la squadra. L'accumulo nervoso e fisico ti fa avere un down pesante, ho visto la squadra spenta".