Juventus, la pareggite non è più un malanno passeggero: Motta deve correre ai ripari
Undici pareggi su diciotto gare giocate. Il 2-2 maturato nel match casalingo contro la Fiorentina condanna una Juventus propositiva in attacco, ma incapace di chiudere un match fondamentale per voltare pagina e andare avanti, sostanzialmente per eliminare definitivamente la pareggite acuta che ha colpito i bianconeri: contro i viola la squadra di Motta ha faticato a chiudere spazi e a concretizzare le palle gol create, limiti che continuano a palesarsi di continuo e che di fatto frenano la crescita di una squadra partita con altre ambizioni.
Le parole del tecnico dei bianconeri
Thiago Motta in conferenza stampa ha ribadito qual è stato il limite odierno: "Il secondo gol? Devo rivedere quello che è successo. Noi dobbiamo gestire la gara con equilibrio, anche se non abbiamo preso troppi contropiedi. Noi oggi dovevamo chiudere la partita con il terzo gol. Oggi abbiamo fatto tanto per fare il terzo gol, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo lasciato in vita l'avversario che alla fine ci ha punito".
Occasione d'oro
Ma l'occasione per ribaltare l'inerzia arriva con la sfida di venerdì contro il Milan, seconda semifinale di Supercoppa: "Vogliamo dare il massimo e imporre in campo il nostro gioco per ottenere la vittoria. Dobbiamo essere concentrati a fare una grandissima partita contro il Milan che è una grandissima squadra". Servirà una vittoria, non soltanto per sperare di giocarsi il primo trofeo stagionale. C'è la necessità di curare un malanno persistente.