È presto per gridare al miracolo, ma il Milan di Conceicao vince subito: ora il derby
Sergio Conceicao un po' tossisce e un po' mostra soddisfazione. Il suo primo Milan è ben lontano dall'essere guarito, ma intanto porta a casa la prima vittoria e si regala il derby con l'Inter in finale di Supercoppa italiana. A Riyadh i rossoneri vincono in rimonta, 2-1 sulla Juventus.
Musah cambia la partita. Non è stato un gran Milan, al netto del risultato. Tanti errori, a partire da quello doppio di Theo Hernandez sul gol subito e su quello fallito. A cambiare la gara ci hanno pensato i cambi, a partire da quello di Yunus Musah: è il centrocampista statunitense, protagonista in occasione della decisiva autorete di Gatti, il migliore in campo per il Diavolo. Poi, si rende protagonista davanti ai cronisti: un convinto "sì" è la risposta a chi gli chiede se pensa che il Milan possa battere nuovamente l'Inter.
Le parole di Conceiçao. Che la strada da fare dia lunga sembra saperlo il tecnico portoghese, arrivato da poco e alle prese nei suoi primi giorni rossoneri con la febbre: "Non stavamo facendo quello che abbiamo preparato nella prima partita, senza palla e in pressing eravamo fuori posizione. Se non pressiamo tutti allo stesso modo diventa difficile. Con la palla eravamo troppo macchinosi, i nostri terzini hanno spinto poco nel primo tempo - dice in conferenza stampa - abbiamo parlato coi giocatori, facendogli vedere le immagini: per vincere a questi livelli serve altro. Non entro nel lavoro di Paulo Fonseca, non è questo, ma vedevo una squadra dubbiosa: nel calcio e nella vita serve coraggio. Hanno ricevuto un messaggio che era totalmente diverso, abbiamo cambiato anche qualcosa di tattica".