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Commisso ne ha per tutti: Nico Gonzalez, Vlahovic, Chiesa e... la burocrazia italiana

Commisso ne ha per tutti: Nico Gonzalez, Vlahovic, Chiesa e... la burocrazia italianaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 27 settembre 2024, 00:38I fatti del giorno
di Alessio Del Lungo

La Fiorentina ha vinto la sua prima partita stagionale nei 90 minuto domenica scorsa contro la Lazio e Rocco Commisso ha ritenuto fosse il momento giusto per precisare alcune vicende di mercato, a partire da quella relativa a Nico Gonzalez, trasferitosi alla Juventus in estate: "Non volevo mandarlo via, ma che devo fare... Gli avevamo allungato il contratto. Poi quest’estate sono andato a trovarlo nel New Jersey nel ritiro della Nazionale argentina: Quarta è venuto a salutarmi. Nico è rimasto in camera. Forse era stanco... Voleva andare alla Juve? Questa è la vita, che si può fare... Il problema non è strappare i contratti, ma strapparli e non perdere niente. Questo non va bene".

Immancabile una frecciata alla Juventus, tornando un'altra volta sul tema Federico Chiesa: "Lo hanno ceduto al Liverpool per 12 milioni. L’affare chi l’ha fatto? I tifosi non capiscono che siamo un’azienda che deve tenere in considerazione il lato sportivo e quello finanziario. È stato giusto tenere Chiesa il primo anno, giusto venderlo il secondo". Il presidente della Fiorentina ritiene di aver preso la decisione corretta anche quando ha ceduto Dusan Vlahovic, "perché - spiega - se ne sarebbero andati a zero. I 150 milioni incassati dalla Juve per quei tre ci hanno aiutato a costruire la squadra". E svela un retroscena sul serbo: "Aveva un’altra stagione di contratto. Il procuratore ci ha detto: o lo lasciare andare o resta fermo un anno e mezzo. Non avevamo altra scelta. Ho provato a parlare con lui, ma lui voleva fermamente andare alla Juventus. Poi si è presentato dicendo 'ho il DNA della Juve'... Però spiegarlo ai tifosi è difficile. E comunque mi sembra che alla Juventus non abbia ancora fatto grandi cose".

Immancabile, infine, un parere sulla burocrazia italiana: "Se sono riuscita a capirla? Mai! In America, se rispetti le regole, c’è molta più libertà di agire. Non capisco perché debbano essere di gestione del Comune. Io invece penso che debbano essere gestiti dai club. La possibilità di fare quello che potevo fare 5 anni fa non esiste più, perché ho già speso 430 milioni e sono parecchi quattrini. Non avessi fatto il Viola Park adesso avrei soldi che potrei anche spendere, ma oggi noi siamo qui seduti negli uffici del Viola Park. Io devo guardare pure i bilanci della Fiorentina. Però...se c’è l’opportunità, se si fa in fretta, e se il controllo totale dello stadio sarà della Fiorentina, con una concessione lunga, per gestire marketing, costi, ricavi... be’, potremmo metterci attorno un tavolo per vedere se potremo aiutare a finire questo progetto. Se non si arriva al punto in tempi brevi per la Fiorentina sarebbe un disastro".

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