Azmoun rianima i tifosi della Roma, Lukaku li fa impazzire. Battuto il Lecce nei minuti di recupero
La Roma torna a vincere e lo fa nel modo più rocambolesco possibile: dopo un primo tempo di tiro a segno verso la porta di Falcone, più volte decisivo e soprattutto un calcio di rigore fallito malamente da Lukaku, i giallorossi calano alla distanza e prestano il fianco alle ripartenze dei salentini. E Banda li punisce, con una ripartenza furiosa che mette in condizione Almqvist di tornare al gol dopo diverse settimane. Tutto finito? No, Mourinho si gioca il tutto per tutto mettendo in campo Belotti, Zalewski, Azmoun e Belotti: il polacco inventa per l'iraniano che fa 1-1 al 91' e quattro minuti dopo ecco il clamoroso 2-1, proprio del figliol prodigo Lukaku, dopo palla recuperata da un encomiabile Dybala.
Mourinho si presenta ai microfoni di Sky con gli occhi lucidi: "Esultanza velocissima, volevo parlare con i giocatori perché la partita non era finita. Abbiamo preso la vecchia filosofia ovvero perdere di uno o di dieci è uguale, abbiamo finito di giocare con cinque attaccanti con Belotti quinto di destra. I ragazzi sono straordinari, il pubblico è straordinario, con una squadra che perde in casa non è normale questa connessione con i tifosi. Nel primo tempo la partita poteva essere quasi finita per noi, nel finale hanno avuto cuore e hanno risposto a una situazione di grande rischio. Il Lecce è una squadra ben organizzata e allenata e con quei tre attaccanti veloci in contropiede e dispiace per loro. Dispiace per Falcone che è un grande romanista ma contro la Roma para davvero tutto".
La clamorosa rimonta della Roma ha effetti importanti sulla classifica: grazie a questo successo i giallorossi agganciano la Fiorentina a quota 17 punti, di nuovo in orbita Europa.