La rinascita di Ilicic: l'esordio agli Europei e la storica qualificazione della Slovenia

La notte di Colonia non passerà alla storia per lo spettacolo visto in campo tra Inghilterra e Slovenia, uno 0-0 che ha portato la prima esplicita contestazione alla nazionale dei tre leoni, fischiata al triplice fischio nonostante la qualificazione e il primo posto. "Ambiente insolito che sta creando problemi al gruppo" ha dichiarato a fine partita Gareth Southgate. Inghilterra che da ora dovrà fare meglio di così, con gli ottavi che potrebbero giocarsi contro l'Olanda

Passerà sicuramente alla storia per la prima qualificazione della Slovenia in una fase a eliminazione diretta di un grande torneo. Rappresentante di un Paese di poco più di 2 milioni di abitanti (9 regioni italiane, per rendere l'idea, sono più popolate), è la seconda partecipazione al torneo, a 24 anni di distanza dall'unica apparizione. Allora allenata dall'ex sampdoriano Srecko Katanec, la squadra chiuse all'ultimo posto con 2 punti e non andrà meglio 10 anni dopo ai Mondiali in Sudafrica, anche lì nel girone con l'Inghilterra. In quell'occasione fu decisivo il ko all'ultima giornata proprio contro gli inglesi, allora guidati da Fabio Capello (gol di Defoe). Non c'era ancora Josip Ilicic, che esordì nella prima amichevole dopo quel torneo.

Il ct che lo fece esordire nel 2010 era Matjaz Kez, lo stesso che ieri sera lo ha fatto entrare nell'ultimo quarto d'ora della sfida contro la squadra di Southgate, aiutando i suoi nel tener palla e conservare quel pari che manda la Slovenia agli ottavi di finale. Un momento emozionante, quello del suo ingresso in campo, ripensando agli ultimi anni quando la sua carriera sembrava destinata a chiudersi: il Covid, poi la depressione e i kili persi. Poi i kili in eccesso. Ha ricominciato nella sua Maribor nell'autunno 2022, lentamente. La scorsa stagione ha trovato la continuità, segnato 9 reti sbloccandosi in Conference League con un rigore al 120' che ha spedito la sua squadra al turno successivo. Kek ha creduto in lui richiamandolo in nazionale tre anni dopo: "L'ho portato in Germania perché ha fatto una bella stagione. Non siamo venuti a fare i turisti". Comunque vada agli ottavi di finale, è stato un successo.