Cucci sul CorSport: "Gigio non è più Dollarumma, non merita le critiche di qualche pirla parigino"
"Quest’Italia scombinata, debole, smarrita mi fa sentir colpevole. L’abbiamo, l’ho fin troppo coccolata. Parlo anche di me. Ho detto a Spalletti, agli azzurri di non aver paura. E ho sbagliato. Proprio vedendo all’opera cursori imbarazzati e imbarazzanti ho ricordato il Mihajlovic che disse ai suoi ragazzi - partiti per una trasferta pericolosa e vitale - di aver paura per trovare umiltà e rabbia, una reazione da uomini. Ebbero paura prima, gioirono per il loro Sinisa, dopo. Uno senza paura ieri sera l’ho visto, l’ho fotografato. L’ho ringraziato. Oggi prego per domani davanti a San Gigio". Inizia così l'editoriale di Italo Cucci per il Corriere dello Sport, all'indomani della brutta sconfitta dell'Italia contro la Spagna nella seconda giornata della fase a gironi di Euro 2024.
"Non scherzo. Lascio in pace Buffon che fa parte della compagnia e m’azzardo a dire che ieri sera Donnarumma mi ha ricordato Zoff. Dino non dava spettacolo, era una sicurezza totale e composta. Gigio è volante, Gigio ha la sicurezza in cima alle dita, basta ricordare come ha salvato l’Italia dall’Albania al novantesimo. Gigio non è più Dollarumma, il suo valore d’oggi ha pareggiato i conti, quella del PSG fu un’audace intuizione e non merita le critiche di qualche pirla parigino".