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La Juve in corsa per il titolo è la conferma della mediocrità della serie A. Atalanta stanca. Iervolino, a Salerno la soluzione non era Sabatini

La Juve in corsa per il titolo è la conferma della mediocrità della serie A. Atalanta stanca. Iervolino, a Salerno la soluzione non era SabatiniTUTTO mercato WEB
lunedì 7 marzo 2022, 08:20Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Il problema non è la serie A ma tutto il sistema del calcio italiano. Abbiamo un livello bassissimo dalla A alle categorie inferiori. Dopo anni, quest'anno, forse si salva la serie B che ha 3-4 squadre sopra la media della categoria e l'equilibrio aiuta tutti. L'equilibrio che c'è in serie A, invece, è un pessimo segnale per il campionato. Prendiamo, naturalmente, la Juventus come esempio perché è la squadra tra le grandi che è partita peggio e che fa vedere ancora il calcio peggiore. Pensare che a metà marzo Allegri sia tornato in corsa per lo scudetto fa riflettere seriamente. Nulla contro la Juve, ci mancherebbe, ma credo che tutti i tifosi non si aspettassero di avere una mezza chance di arrivare primi. Invece quella mezza chance esiste e, probabilmente, esisterà fino alla fine del campionato. Non 1, non 2 ma 3 squadre che per tutto l'anno sono state avanti. Erano anche 4, prima che l'Atalanta iniziasse a perdere colpi in campo e fuori. L'obiettivo massimo di questa squadra doveva essere il quarto posto. Invece l'ultimo mese pessimo di Inter e Milan ha riaperto i giochi. Allegri vince alla sua maniera e giustamente se ne frega. 1-0 con lo Spezia, 2-3 ad Empoli, in Coppa Italia vince con autorete al 91esimo e viva il parroco. Quest'anno la Juve ha deciso di non giocare a calcio ma se Allegri continua a seguire la strada dei punti non sbaglia.

Anche qui si vede l'intelligenza di un allenatore vincente. Ha capito, prima di tutti noi, che in questa annata la squadra può solo fare un 1-0 striminzito e difenderlo. Che l'avversario si chiami Milan, Inter, Spezia o Genoa poco cambia. Per giocare a calcio servono giocatori di qualità e, mi metto nella testa dell'allenatore, se non hai il play che costruisce, non hai i terzini per spingere e perdi Chiesa per tutto l'anno i miracoli non li puoi fare. Muoviamo la classifica e andiamo in Champions. Ragionamento giustissimo. Se poi avanti frenano allora un pensierino è giusto farlo.

Nel frattempo continua l'altalena dell'Atalanta. Gasperini qualcosa la sta sbagliando; anche più di qualcosa. Non sembra avere la situazione del tutto sotto controllo e, forse, anche la cessione della maggioranza del club avvenuta nel pieno della stagione non ha aiutato nella tranquillità mentale ed ambientale. L'Atalanta ha perso a Roma e ci può stare. Senza giocare a calcio, però, per uno come Gasperini non ci può stare. La squadra paga gli impegni in Europa e per strada sta lasciando punti preziosi. Il rischio di perdere la Champions è elevatissimo e, sinceramente, con la risalita della Juventus sembra segnato il destino della Dea. Prima di guardare la classifica, Gasp dovrebbe ricominciare dal gioco perché le sue squadre se non corrono e se non giocano a calcio, inteso che deve fare lui la partita, fanno fatica.
In chiusura una riflessione sulla Salernitana, lucida e calcistica. Iervolino è stato un grande imprenditore. Se prendi la Salernitana e approfitti della guerra Lotito-Figc meriti l'oscar. Da giovane e bravo imprenditore qual è ha pescato il jolly. La Salernitana in A è stato un affarone. Certo, meglio se restasse in A ma anche in B tra botteghino e paracadute resta comunque l'affare della sua vita. Affare se intendi fare calcio perché il vero affare, per un imprenditore, è quello di non entrarci mai nel calcio. Vedi i colossi Barilla, Ferrero (la nutella) e De Agostini. Quelli hanno fatto l'affare a starsene lontani dal pallone. Una droga che crea forte dipendenza. Torniamo a Iervolino. Quando ha preso il club sapeva del rischio di retrocedere e ci stanno anche i 5 gol presi a San Siro dall'Inter che prima di venerdi non segnava da più di 400 minuti. L'errore di Iervolino è stato quello di prendere un Direttore come Sabatini, la vecchia generazione per intenderci. Ci sono Direttori bravi e preparati in B e C che avrebbero fatto comodo alla Salernitana. Anche in vista di un possibile futuro campionato di B. Per evitare nuovi scossoni a fine stagione. Sabatini di calciatori di B non ne conosce mezzo. La rivoluzione invernale, sul mercato di riparazione, è stata folle. Iervolino lo capirà da solo. Come folle è stata le gestione di Colantuono, con conseguente arrivo di Davide Nicola. Sbagliati tempi e modi. Se analizziamo il mercato di Walter è stato sconclusionato. Giocatori quasi finiti, giocatori che non vedevano il campo da 6 mesi, fuori forma e scartati da tutti. In più questo mercato ha appesantito in maniera prepotente il bilancio del club. Se dovevi prendere un Direttore della vecchia generazione bastava tenere Fabiani e dargli i soldi per fare il mercato. Ribery l'unico vero errore di Fabiani. A Salerno portano in cielo Sabatini per il nome e per la buona stampa che lo circonda e hanno affossato Fabiani che senza soldi ha riportato la Salernitana in serie A. Il calcio è strano, i Presidenti sono strani ma i tifosi lo sono di più.
Buona settimana.

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