Villas-Boas ha superato due tumori: "Stavo per morire asfissiato, è stata questione di minuti"
André Villas-Boas è scomparso un po' dai radar. Il più giovane allenatore ad aver vinto una competizione europea, grazie all'Europa League sollevata alla guida del Porto nella stagione 2010/11, è fermo ormai da tre anni. La sua ultima esperienza è stata all'Olympique Marsiglia, in Francia, conclusasi con le dimissioni nel febbraio del 2021. Prima e durante quell'avventura, però, il tecnico portoghese ha dovuto combattere problemi di salute seri.
Nel 2018, dopo aver partecipato alla Rally Dakar terminata con un infortunio alla schiena, proprio grazie a questo problema si è scoperto che Villas-Boas aveva un cancro. L'allenatore lusitano ha affrontat il tema in un'intervista concessa a Record: "Hanno dovuto asportarmi metà della tiroide e si è scoperto che stavo morendo durante l'operazione. Dopo 10 minuti, ho iniziato a sentirmi male e ricordo di aver pensato: 'Sto per morire, sto per morire.' Ho premuto il pulsante, è arrivata l'infermiera e ricordo solo di averla sentita urlare, prendere il mio letto, correre per l'ospedale dritto al pronto soccorso, le porte che si aprivano a forza, l'iniezione e... Quando mi sono svegliato ero sulle mie gambe".
"Ancora qualche minuto e sarei morto per asfissia", prosegue Villas Boas, oggi candidato alla presidenza del Porto. "È stato tutto molto curioso perché, a causa degli esami della tiroide, mi hanno scoperto un altro tumore sulla schiena, che ho dovuto anche rimuovere. Se non fosse stato per l'incidente, non avrei mai scoperto queste malattie", chiude l'allenatore.