Tebas: "Il Barcellona non può più ingaggiare chi vuole, li abbiamo costretti a vendere stelle"
Javier Tebas, presidente de LaLiga, ha rilasciato un'intervista al quotidiano tedesco Kicker analizzando le manovre economiche e finanziarie attuate dall'ente che regola il massimo campionato spagnolo: "Dobbiamo concentrarci molto di più sulla stabilità economica che sulla pura competitività sportiva ad ogni costo, altrimenti finiamo a imbrogliarci da soli. Siamo in stretto accordo con la Bundesliga per quanto riguarda possibili modifiche alle regole europee sul fair play finanziario, per le quali ci sono varie proposte. Entrambe le leghe sostengono la priorità della sostenibilità economica".
Prosegue Tebas: "La Liga è per il controllo finanziario globale che si basa sul nostro sistema. E sarebbe bello se potessimo stabilire qualcosa del genere in Europa". In particolare Tebas si concentra sull'esempio dato dal Barcellona: "In Spagna molte persone ne parlano. Ad essere sincero, vorrei che altri club in Europa fossero come il Barça, perché rispettano le regole del Fair Play Finanziario. Non possono più ingaggiare i giocatori che vogliono. Il nostro sistema di controllo finanziario li ha costretti a vendere stelle costose e a sostituirle con giocatori più economici. I costi della rosa del FC Barcelona sono stati ridotti da oltre 650 a circa 520 milioni di euro e raggiungeranno il pareggio".
A proposito dell'idea di una sinergia tra Liga e Bundes, lo stesso quotidiano Kicker propone la versione alla tedesca: invece di un limite relativo ai costi della squadra (attualmente del 70%) vorrebbero introdurne uno assoluto, più difficile da aggirare tramite strumenti quali, per esempio, uno sponsor aziendale.