Robinho attende il suo destino, Lula lo condanna: "Lo stupro è imperdonabile, vada in prigione"
Luiz Inácio Lula da Silva, presidente del Brasile, ha parlato della situazione di Robinho, che dovrà scontare nove anni di carcere dopo essere stato condannato in Italia per stupro. Una condanna confermata in appello nel 2020 e poi resa definitiva dalla Corte di Cassazione italiana nel 2022.
"Robinho è già stato condannato in Italia e avrebbe dovuto scontare la pena qui. Sarà processato questo mese e spero che paghi il prezzo della sua irresponsabilità", ha detto Lula in un'intervista televisiva, aggiungendo che lo stupro "è un atto imperdonabile, un crimine. Tutte le persone che commettono il reato di stupro devono andare in prigione. Robinho è stato più fortunato del 99% dei giovani brasiliani, ha guadagnato tanti soldi ed è diventato molto famoso. Non aveva bisogno di farlo", ha aggiunto.
Secondo la sentenza, l'ex nazionale brasiliano e cinque suoi connazionali avrebbero fatto bere la loro vittima (una giovane ragazza albanese incontrata a una festa di compleanno) "al punto da lasciarla priva di sensi e incapace di difendersi" e poi avrebbero avuto più volte rapporti sessuali con lei. I fatti risalgono al 2013, quando Robinho vestiva la maglia de Milan. Il 20 marzo la Corte Superiore di Giustizia Brasiliana (STJ) stabilirà se la sentenza sarà applicabile o meno in Brasile.