Real, Hazard un fallimento. Ancelotti svela: "Aveva difficoltà a competere per il posto"
Quattro anni dannatamente bui passati al Real Madrid che probabilmente non dimenticherà mai, specialmente nel ricordo dei tempi d'oro vissuti al Chelsea. Ma in fin dei conti Eden Hazard si è rivelato letteralmente un meteorite che si è frantumato troppo in fretta all'approdo nel club madrileno. Un argomento di cui il tecnico, Carlo Ancelotti, ha parlato in una chiacchierata nel podcast dell'ex giocatore del Chelsea Obi Mikel.
L'allenatore italiano infatti ha svelato alcuni dei motivi per cui ritiene che il belga non sia riuscito ad affermarsi nel Real: "Eden è un ragazzo fantastico. Aveva un buon rapporto con tutti", ha esordito. Dopodiché Ancelotti ha ricordato subito quale fosse il punto debole della preparazione dell'asso belga ritiratosi ormai nel 2023: "No, non gli piaceva allenarsi. Lo sapevamo. Ma sentite, quando si gioca ogni tre giorni non è importante allenarsi intensamente. Non si può nemmeno allenarsi ad alta intensità. Infatti, quando devi allenarti con intensità, è quando non giochi".
Aggiungendo un secondo punto a sfavore di Hazard: "Credo che il problema siano stati gli infortuni, ovviamente, ma anche il fatto che avesse difficoltà a competere. Bisogna allenarsi ad alta intensità quando non si gioca. Al Lille ha giocato tutto. In ogni partita era nell'undici titolare, poi ha firmato per il Chelsea e ha giocato benissimo, poi è venuto qui e ha avuto gli infortuni. Quando sei al Real Madrid e hai un infortunio, devi tornare ed essere competitivo con gli altri. Perché se non giochi tu, gioca un altro, quindi ha avuto difficoltà a competere. Lottare per giocare".