Porto, Conceiçao: "Ambiente ostile? I nostri tifosi hanno più passione. Le parole non contano"
Sergio Conceicao, allenatore del Porto, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l'Arsenal: "Abbiamo vinto 1-0 all'andata, ma sappiamo che il compito è estremamente difficile. Quando si parla delle differenze tra giocatori grandi, medi e piccoli nel nostro campionato, in questa competizione è molto più grande. La loro squadra è preparata, conosce e capisce i momenti della partita, mette in campo grande aggressività e pressione, è forte tatticamente, ha delle buone individualità, è ben allenata. Chiunque è molto forte, ma siamo venuti qua per vincere la partita".
Arteta ha chiesto un ambiente ostile. Che cosa le trasmette questo messaggio?
"Non molto onestamente. L'ambiente fa parte del calcio. Ci sono ambienti dove c'è tanta passione e voglia di sostenere la squadra, in questo caso l'Arsenal, ma noi abbiamo i nostri tifosi con ancora più passione e voglia di sostenere noi. Le dichiarazioni pre-partita non contano, sono gli atleti che entrano sul terreno di gioco. A volte si dicono cose che magari a freddo dopo non diremmo allo stesso modo, da una parte e dall'altra. Perciò non lo apprezzo".
L'Arsenal è abituato regolarmente a ritmi di gioco diversi.
"Per l'Arsenal ogni settimana c'è la Champions League, nel campionato più prezioso e competitivo del mondo, ci sono test incredibili ogni settimana. Lo standard per noi non è come quello dell'Arsenal. L'avversario vorrà essere più efficiente rispetto a quanto fatto a Porto, ma là non hanno demeritato, è stato merito nostro".
L'Arsenal può sorprendervi?
"Ogni partita ha la sua storia, secondo le caratteristiche dell'Arsenal, potrebbe fare qualcosa di diverso. Dobbiamo capire e anticipare i problemi. E nella partita c'è una correzione da fare, c'è l'intervallo per quello, i giocatori devono essere preparati. Se gioca Trossard e non Martinelli cambia qualcosa, Jorginho centrale è diverso da Rice più indietro: cambia a seconda dei giocatori. Va capito cosa non hanno fatto e cosa vorranno approfondire, servirà essere lucidi e guardare la porta avversaria. Sono venuto qui per segnare gol e vincere la partita"
Perché ci sono tante difficoltà nel giocare in Inghilterra?
"Le partite sono diverse. Loro sono una squadra del miglior campionato del mondo, sono abituati all'intensità e a un livello molto più alto di tutti gli avversari, tranne tre o quattro, provenienti dall'Europa. Siamo competitivi e lo saremo. Al City, il grande City di Guardiola, vincevamo e potevamo fare 2-0, poi c'era un rigore per noi prima che loro ribaltassero la partita. Si tratta di guardare e capire l'avversario, concentrati, con umiltà e rispetto, ma senza paura. Hanno qualità, ma siamo fiduciosi di fare una buona partita".