Mourinho: "Oggi conta la fisicità, anche Guardiola e Arteta giocano con 5-6 difensori"
Josè Mourinho in una lunga intervista al Telegraph si è soffermato sulla Roma, sul futuro, su Paul Pogba ma anche sull'aspetto tattico del calcio. Lo Special One ha sottolineato quanto oggi sia importante la fisicità: "Guardate il Manchester City, guardate l’Arsenal, solo per fare due esempi. Quanti difensori centrali hanno in squadra? A volte ne hanno sei. Per una questione di principio. Poi giocano in altre posizioni. Giocano terzino destro, terzino sinistro, giocano a centrocampo. Ma giocano con cinque o sei difensori centrali in campo. Perché?".
Lo spiega lui stesso: "Ve lo dico io: perché hanno bisogno di stabilità e compattezza difensiva. Arteta all'Arsenal, ad esempio, utilizza Kiwior come terzino sinistro perché la sua fisicità è utile per vincere i duelli e aiuta anche sui calci piazzati. Guardiola al Manchester City utilizza Akanji terzino o anche Stones centrocampista e Gvardiol sempre terzino. Proprio per questo motivo. Se il Manchester City ha avuto successo in Champions League negli ultimi anni è proprio per questo, perché ha aumentato la sua fisicità".
Nella sua analisi dei cambiamenti che sta vivendo il calcio dal punto di vista tattico Mourinho si sofferma sul confronto tra Barcellona e Paris Saint-Germain in Champions League: "Ho visto una partita con molti lanci lunghi da Ter Stegen a Lewandowski in fase di costruzione. Il Paris cercava di pressare più in alto, così Ter Stegen andava da Lewandowski, Lewandowski di petto controllava e giocava da quella posizione. Io ho vinto una finale di Europa League (al Manchester United, ndr) con i palloni lunghi di Sergio Romero su Marouane Fellaini per eludere il pressing dell'Ajax. Palla sul petto di Fellaini. Gioca da lì. Due a zero e porta la coppa a casa. Tre titoli. E dicono sia stata una stagione disastrosa”.