Manchester City-Bournemouth 4-0, le pagelle: De Bruyne stellare, Haaland in versione assistman
Risultato finale: Manchester City-Bournemouth 4-0
MANCHESTER CITY
Ederson 6 - Pomeriggio di assoluto relax, totalmente libero di godersi da un punto di vista privilegiato lo spettacolo offerto dai compagni.
Walker 7 - Centrale di centrocampo camuffato da terzino. In fase di costruzione aggiunge una soluzione di gioco affiancando Gundogan. Dall'82' Lewis sv
Dias 6 - Difende col pilota automatico, senza doversi rimboccare le maniche nonostante il gran caldo. Dal 65' Stones 6 - Eredita i gradi di capitano da Gundogan dedicandosi all'ordinaria amministrazione.
Akè 6,5 - In costante proiezione offensiva, contro la sua ex squadra conferma tutta la sua affidabilità lanciandosi in avanti appena può.
Cancelo 7 - Ala di fatto, spinge come un martello sulla sinistra. Raro vederlo dietro la linea di centrocampo, propizia la rete del poker.
De Bruyne 8 - C'è poco da fare: parla un linguaggio calcistico superiore, indecifrabile per gli avversari. La rete del raddoppio e l'assist con tunnel incorporato sul 3-0 sono poesia.
Rodri 7 - Fondamentale come al solito per il prezioso contributo in fase di non possesso ma considerarlo solo un semplice interditore è ormai riduttivo.
Gundogan 7,5 - Attaccante aggiunto, sfiora la doppietta. La confidenza con la porta resta sempre la stessa così come la capacità di aggredire gli spazi. Dal 65' Bernardo Silva 6 - Partecipa al palleggio.
Mahrez 7 - Ritrova una maglia da titolare dopo l'esclusione contro il West Ham, panchinando Grealish. Avvia l'azione del terzo gol, si diverte accarezzando la sfera.
Haaland 7 - Gli sono bastate un paio di partite per entrare dentro i meccanismi di Guardiola: alla prima occasione utile manda in porta Gundogan. Deve rimandare l'appuntamento col primo gol a Etihad. Dal 74' Alvarez sv
Foden 7 - Solo un tempo, ma di qualità purissima. Calcia addosso a Travers il primo omaggio di De Bruyne, non il secondo. In più ispira la magia di De Bruyne. Dal 46' Grealish 6 - Sceglie sempre la giocata che predilige e fa bene.
Josep Guardiola 7,5 - Partenza furente per mettere fin dall'inizio in chiaro le cose: schiaccia brutalmente il Bournemouth nella sua metà campo e sfrutta la nuova risorsa Haaland per sbloccarla. La prestanza fisica del fenomeno norvegese gli consente di ricercare maggiormente la profondità senza che la fluidità del gioco ne risenta. L'accentramento di Walker è l'ultima genialata uscita da un laboratorio tattico in costante aggiornamento.
BOURNEMOUTH
Travers 5,5 - Stilisticamente non impeccabile e a dir la verità anche poco efficace nelle respinte. Fa quello che può per contenere il passivo.
Kelly 4,5 - Sul secondo gol De Bruyne gli fa perdere l'orientamento con le finte, non va meglio sul terzo. Il fuoriclasse belga è il suo incubo peggiore.
Mepham 4,5 - Haaland era e rimane un un rebus irrisolto: sul primo gol gli nasconde la sfera con il corpo e la fa sbucare alle sue spalle.
Lerma 4 - Riproposto come centrale per provare a contenere la furia offensiva del City. Si mette subito male, finisce pure peggio.
Smith 5,5 - Dalle sue parti sfrecciano Cancelo, Gundogan e Foden. Se non altro merita un po' di solidarietà.
Pearson 5 - Porta la sua firma il primo e unico squillo del primo tempo. Per il resto è una gara di sofferenza.
Cook 5 - Trova posto dall'inizio ma il palleggio esasperato di De Bruyne e compagni gli provoca un forte mal di testa. Dal 64' Billing 5 - Dentro per cambiare passo, lo si vede solo rincorrere.
Stacey 5 - Mahrez lo fa impazzire, si becca un giallo e deve fare attenzione per non lasciare i compagni in dieci uomini.
Tavernier 5 - Dovrebbe dare una mano a Moore per non lasciarlo solo a combattere contro i mulini a vento. Non ci riesce. Dall'80' Senesi sv
Christie 5 - Entra duro su Gundogan, scaricando così un po' di frustrazione per il fatto di non vederla praticamente mai. Dal 64' Stanislas 5 - Presenza impalpabile.
Moore 5 - In teoria le sue sponde aeree sarebbero l'unico modo per respirare, viene risucchiato nella morsa di Dias e Akè. Dall'89' Lowe sv
Scott Parker 5 - Osserva passivamente lo strapotere tecnico del City senza trovare le contromisure per limitarne almeno il palleggio. Dopo l'esordio convincente la sua squadra viene riportata sulla terra, travolta dalla varietà di soluzioni di Guardiola. La salvezza passa però da un altro tipo di sfide. La personalità di Senesi servirà come il pane là dietro.