Lipsia-Shakhtar 1-4, le pagelle: brilla la stella di Mudryk, Werner fantasma. Gulacsi da censura

Risultato finale: RB Lipsia-Shakhtar Donetsk 1-4

RB LIPSIA

Gulacsi 3 - Si fa del male da solo, gestendo in maniera censurabile un pallone innocuo. Errore marchiano, imperdonabile, di quelli che non ci si attende da un portiere così esperto. Ne prende altri tre senza fare nemmeno una parata.

Simakan 5 - Spostato sulla fascia per far posto alla new entry Diallo, finisce per fare l'ala in costante proiezione offensiva trovando la rete del pareggio ma è una pia illusione. Riportato al centro frana insieme a tutto il reparto.

Diallo 4,5 - Inseguito anche dal Milan in estate fa il suo esordio assoluto con i tori in una serata che diventa subito complicata e col passare del tempo si trasforma in incubo.

Orban 5 - Cerca di ovviare alla poca qualità in fase di impostazione sostituendosi ai centrocampisti nella costruzione dal basso con scarsi risultati. Non è nemmeno troppo fortunato quando nel tentativo di fermare Shved trae in inganno Gulacsi. Dal 71 Henrichs sv

Halstenberg 5 - Poco lucido quando supera la metà campo, come se le idee diventassero improvvisamente annebbiate. Solo un cross decente. Dal 46' Raum 5,5 - Passo diverso, entra con un buon piglio rinvigorendo la catena mancina ma dura una manciata di minuti.

Szoboszlai 5,5 - Largo a destra, quasi periferico, costretto a giocare con i piedi sulla fascia. Le cose migliori le fa quando si accentra, vedi il passaggio vincente per Simakan.

Laimer 5 - Specialista negli inserimenti senza palla, nel primo tempo si fa notare solo per un controllo con il tacco abbastanza incomprensibile. Sale leggermente di tono nella ripresa, restando comunque lontano dagli standard abituali. Dall'82' Haidara sv

Schlager 4,5 - Tanta confusione quando è in possesso della sfera, sbaglia anche gli appoggi più elementari. Non può immaginare le conseguenze del suo retropassaggio a Gulacsi. Dal 71 Forsberg sv

Nkunku 4,5 - E' il primo e pure il solo a calciare verso la porta di Trubin, senza troppa convinzione facilitando il compito al portiere ucraino. Gioca troppo arretrato, sembra la controfigura del giocatore straripante ammirato fino a pochi mesi fa.

Werner 4 - Dovrebbe essere la minaccia principale per lo Shakhtar ma invece di puntare la porta si allarga ogni volta senza riuscire a essere pericoloso. Praticamente un fantasma.

Andrè Silva 5 - Presenza quasi impercettibile all'interno della partita. Costantemente spalle alla porta, giusto una palla interessante servita a Nkunku.

Domenico Tedesco 4 - Torna a sentire la musichetta della Champions dopo l'esperienza non indimenticabile con lo Schalke 04 e decide di accantonare la difesa a tre rispolverando il 4-2-3-1. Modulo di facile lettura per gli avversari se a mancare è il movimento senza palla dei quattro attaccanti che in pratica non tirano mai in porta. Prende una sonora imbarcata sulla quale dovrà riflettere a fondo.

SHAKHTAR DONETSK

Trubin 6 - Non si fa sorprendere dalla puntata di Nkunku, unico intervento degno di nota di un match nel quale corre il serio rischio di appisolarsi.

Taylor 6,5 - E' rimasto il solo brasiliano in organico dopo la diaspora post bellica, dà continuità alla lunga tradizione annullando Werner.

Bondar 6,5 - Attenzione maniacale nelle coperture, non si fa mai cogliere fuori dalla zona di competenza.

Matvijenko 7 - Difesa di posizione, sempre sul pezzo. Prende il righello in mano per mettere sistematicamente in fuorigioco gli attaccanti avversari.

Konoplia 6,5 - Puntuale nelle diagonali difensive, propositivo in avanti. Dimostra di avere grande gamba quando parte in progressione.

Stepanenko 7 - A 36 anni suonati è l'uomo di maggior esperienza degli ucraini e la usa saggiamente per fare da equilibratore. Schermo sicuro davanti alla difesa, guida la squadra col la calma dei forti. Dall'87 Kryvtsov sv

Shved 7,5 - Arrivato da pochi giorni, si regala un esordio da sogno. Non si fa pregare sullo svarione di Gulacsi, raddoppia il fatturato con l'aiuto di Orban. Dal 62' Djurasek 6 - Combatte prendendosi anche un giallo nel finale.

Bondarenko 6,5 - Centrocampista di grande intelligenza tattica, si fa largo col palleggio in mezzo al campo senza perdere mai la bussola. Dal 62' Petriak 6 - Mantiene alto il livello in mediana.

Sudakov 7- Discreta qualità nel tocco alla quale aggiunge una fisicità niente male. Copre molto bene il campo, assiste Mudryk sul terzo gol.

Mudryk 8 - La stellina porta il numero 10 sulle spalle e brilla di luce propria con movimenti da seconda punta. Sul 2-1 disorienta Simakan, si mette in proprio chiudendola con un diagonale chirurgico. Trova il tempo per servire un altro assist al neo entrato Traorè.

Zubkov 6 - Preferito a Sikan come terminale offensivo, prova a farsi rispettare dai difensori del Lipsia. Abbandonato a sè stesso, tocca pochi palloni. Dal 70' Traorè 6,5 - Partecipa alla festa calando il poker da opportunista.

Igor Jovicevic 8 - Deve fare di necessità virtù arrangiandosi con ciò che è rimasto di una rosa ridimensionata rispetto a quella della passata stagione ma nella quale è rimasta comunque una buona cifra tecnica assicurata dal fertile vivaio del club. La assembla nel migliore dei modi mettendo a nudo tutte le fragilità di un Lipsia a tratti imbarazzante.