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Kane: "Mi sento più di un semplice attaccante. Per Pochettino ero un '9', con Mou più libertà"

Kane: "Mi sento più di un semplice attaccante. Per Pochettino ero un '9', con Mou più libertà"TUTTO mercato WEB
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lunedì 24 giugno 2024, 18:42Calcio estero
di Yvonne Alessandro

Quando un allenatore fa la differenza. Nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni di ESPN UK, il centravanti della Nazionale inglese e del Bayern Monaco Harry Kane ha raccontato l'ultimo periodo vissuto al Tottenham prima di lasciare la Premier League. Momento della carriera nel quale il classe '93 ha vissuto la gestione Mauricio Pochettino prima e José Mourinho poi, in pieno periodo Covid. Tante le visioni di gioco apprezzate da Hurricane per i dettami di gioco consigliati dallo Special One, grazie al quale riusciva a esprimersi con maggiore libertà e senza costrizioni posizionali.

Il racconto personale. "Mi son sempre sentito più di un semplice attaccante che deve aspettare la palla per l'intera partita. Sento di poter impattare la partita con i miei passaggi ed entrando negli spazi anche...José (Mourinho, ndr) permetteva a me e agli altri attaccanti di essere un po' più liberi. Non c'erano troppe strutture (di gioco, ndr) - ha raccontato Kane -, ho sempre sentito come se fossi qualcuno, anche quando ero giovane, a cui piace cadere e ottenere la palla e giocare passaggi".

Pochettino chiedeva altro. "Forse ero più una sorta, con Mauricio (Pochettino, ndr), di numero '9', e le persone mi vedevano come numero '9'. Ma quando José è arrivato - ha raccontato l'attaccante 30enne - ci ha dato maggiore libertà di posizione, constando di collegarci bene con gli altri compagni, con gli attaccanti, come Sonny (Heung-min Son, ndr) ed era l'opportunità perfetta per farlo con quel coach".

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