Fonseca rischia la stangata in Francia: "È in tensione per la situazione in Ucraina"

Paulo Fonseca parlerà in videoconferenza da Bucarest ai membri della commissione disciplinare della Lega calcio francese e proverà a difendersi dopo la follia che gli potrebbe costare una lunga squalifica. L'allenatore portoghese dell'Olympique Lione rischia fino a sette mesi per la sua "intimidazione fisica" nei confronti dell'arbitro Benoît Millot; uno scatto d'ira che ha avuto origine dalla revisione al VAR di un'azione che avrebbe potuto portare alla concessione di un rigore per il Brest nei minuti finali della partita di Ligue 1 disputata domenica.

Un comportamento violento (l'ex tecnico di Milan e Roma è arrivato "testa a testa" col direttore di gara e ha proferito insulti in portoghese), che potrebbe essere spiegato solo dallo stress accumulato negli ultimi giorni per fattori esterni. Intervistata dal quotidiano Le Progrès, una fonte anonima descritta come vicina a Fonseca ha spiegato come l'allenatore non fosse nelle migliori condizioni psicologiche: "La sua situazione familiare e l'attuale situazione geopolitica lo hanno messo in una situazione di estrema tensione. Aveva un aspetto molto cupo domenica mattina prima della partita".

La compagna di Paulo Fonseca, rimasta in Italia con i figli, è ucraina. Tre anni dopo essere fuggita dall'invasione militare russa, la famiglia Fonseca starebbe quindi vivendo i recenti sviluppi con grande preoccupazione, essendo parte della famiglia della donna ancora in Ucraina. Tiago Pinto, che conosce bene Fonseca, ha affermato: "Credo che un insieme di fattori eccezionali abbia spinto Paulo ad agire in questo modo".