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In Senato la riforma del calcio: sì al ritorno delle scommesse come sponsor. Abodi: "Stadi priorità"

In Senato la riforma del calcio: sì al ritorno delle scommesse come sponsor. Abodi: "Stadi priorità"
Oggi alle 00:49I fatti del giorno
di Ivan Cardia

La politica tende una mano al calcio. La Commissione Cultura e Sport del Senato ha approvato la risoluzione sulla riforma del calcio italiano, presentata da Fratelli d’Italia. Un atto di indirizzo, che impegna il governo a intervenire seguendo determinate linee guida, ma non ad adottare atti concreti: è il prossimo passaggio che il pallone italiano si aspetta.

Sì scommesse, no decreto crescita. Tra le indicazioni più discusse - qui i venti punti del documento - c’è quella di abolire il divieto di pubblicità delle scommesse previsto dal decreto dignità. Una misura attesa da anni dal calcio italiano - anche se nel frattempo gli operatori del settore si sono riorganizzati eludendo il divieto - e che fa il palio con la possibile destinazione, sebbene vincolata a determinati obiettivi, di una quota dei proventi del betting al movimento. Nulla da fare per la reintroduzione dei benefici fiscali per i calciatori in arrivo dall’estero: sul tasto, la Serie A ritiene di poter tornare a battere con altri ambienti governativi.

Abodi soddisfatto, Salvini… A spingere per una riforma del pallone è anche il ministro per lo Sport: “Oltre a pubblicità e betting c'è molto di più - ha spiegato Andrea Abodi -, bisogna avere la capacità di fare lettura attenta del documento. Si parla di infrastrutture in senso generale, di calcio femminile, di un nuovo assetto dei campionati e questa è una riforma più ampia che riguarda la federazione in primo luogo. Ma anche qui serve gioco di squadra e confronto in tempi brevi tra governo e federazione". L’argomento rischia di allontanare Fratelli d’Italia e la Lega: “Come governo, ne parleremo guardando a quello che fanno gli altri paesi europei - ha puntualizzato Matteo Salvini -. Io non gioco d’azzardo e non ho mai giocato e ritengo che il gioco d’azzardo sia un problema".

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