Legnago, il Ds: "Non siamo il Real, ma ora corriamo tanto. E siamo diventati scomodi"

Nel corso della diretta pomeridiana di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Sportivo del Legnago Filippo Ghinassi, che ha parlato dopo la preziosa vittoria di sabato sul Milan Futuro, agganciato in classifica: "Tutto parte da gennaio, abbiamo fatto un mercato molto corposo. Io non sono una persona che crede nelle rivoluzioni di gennaio, ma, pur avendo questa mentalità, ci siamo trovati nella condizione di dover cambiare molto, non aveva senso fare gli idealisti a oltranza per forza: abbiamo fatto 14 uscite, questa la dice lunga su quello che è stato fatto, e oggi ritengo che siamo competitivi. Non siamo diventati il Brasile, però siamo una squadra che corre, che ha gran unità di intenti e se la gioca con tutti, al tempo avevamo problematiche sostanziali.
A proposito di innesti, eravate vicini a Stensrud, poi andato al Trapani. Rimpiangente di non averlo preso?
"Sì, ma la mancata chiusura non è dipesa completamente da noim perché non c'era nessuna forma per riuscire a salvaguardare questo investimento e quindi di conseguenza la proprietà non se la è sentita. Noi comunque siamo andati su un altro attaccante che è Samuele Spalluto, un ragazzo che ha fatto grandi cose sia alla Fiorentina che il primo anno tra i grandi a Gubbio e adesso sta facendo bene con noi: siamo contenti della scelta. Sicuramente Stensrud ci era piaciuto molto, è un ragazzo che per me ha delle qualità, è un giocatore moderno e sono convinto che il Trapani abbia fatto un bel colpo".
Tre risultati utili consecutivi, probabilmente si sentono gli effetti della cura Bagatti.
"Il contributo del mister è stato importante, e anche la natura della scelta era andata in quella direzione, prendere una persona che conosceva questo ambiente. Lui poi è entrato in punta di piedi, ha toccato i tasti giusti e come dicevo prima contemporaneamente c'è stata una rivoluzione tecnico gestionale all'interno dello spogliatoio: queste due cose hanno fatto match, hanno fatto scattare la giusta scintilla. Oggi non siamo diventati il Real Madrid, però siamo una squadra organizzata che corre tanto e quando sei in Serie C comunque sei scomodo. Il mister ha messo proprio il focus sulla squadra, sui ragazzi, ed è giusto dare loro meriti perché ci hanno messo il fuoco, ma è chiaro che anche il tecnico ha fatto il suo, c'è un lavoro dietro anche di preparazione mentale alla gara".
