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Argentina, Scaloni sul ko in Colombia: "Gli arbitri e il VAR hanno visto un rigore, il resto no"

Argentina, Scaloni sul ko in Colombia: "Gli arbitri e il VAR hanno visto un rigore, il resto no"TUTTO mercato WEB
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mercoledì 11 settembre 2024, 12:26Calcio estero
di Alessio Del Lungo

A volte succede anche di perdere e questo è ciò che Lionel Scaloni ha sperimentato dopo tanto tempo in Colombia. Il ct dell'Argentina è intervenuto in conferenza stampa dopo il match, scagliandosi però contro il direttore di gara: "Devo fare i complimenti alla Colombia, che ha vinto. Pensiamo di aver giocato una buona partita, in linea con le circostanze in cui ci siamo trovati a giocare. Poco altro da dire. Dobbiamo alzare la testa, come diciamo sempre, e continuare. Il gioco della squadra è stato positivo al di là della sconfitta. Abbiamo sempre fatto vedere la nostra faccia, potevamo anche vincerla, ma i rigori che ha visto l'arbitro... Da lì in poi si è giocato ben poco".

Che cosa ha detto all'arbitro?
"L'unica cosa che ho detto a lui e Munoz è che lui è stato l'unico giocatore che non ha protestato in tutto il campo. Beati loro a cui ha dato il rigore, niente da dire. A volte va in una direzione, a volte in un'altra. Il fatto triste e deplorevole è che dopo il rigore la partita non si sia giocata, questo mi ha dato fastidio".

Quanto ha inciso il rigore?
"Quando una partita è così equilibrata, a volte è definita da questo tipo di gioco ed è quello che è successo. Quel rigore ha deciso la partita. L'arbitro e i cinque del VAR hanno visto un rigore, il resto no. Il calcio è uno sport in cui devi guardare quello che ti circonda, e quello che ha fatto Muñoz dice tutto, non protesta in nessun momento. Non devi pensarci troppo, ha influito anche a livello psicologico. La prima immagine che gli fanno vedere al VAR non deve essere quella in cui sembra toccarlo, ma quella intera e da lì deve decidere. Gli mostrano che c'è un tocco e ciò lo condizione per non togliere il rigore. Queste cose non posso cambiarle, ma penso ci sia qualcosa da migliorare. Sembra che se lo chiamano, lui debba prendere quella decisione".

C'era un rigore su Alvarez?
"Per quanto riguarda il gioco di Julian, è un colpo enorme. Non vedo un fallo di Julián, non vedo quello, ma l'arbitro ha fischiato e il gioco è finito lì. A volte è dalla nostra parte e questa volta è stato così. è il nostro turno dall'altra parte. Devi chinare la testa, andare avanti perché, se dici una parola di troppo, sono pronti a punirti, quindi lasciamo fare".

Il caldo vi ha sfavorito?
"Alla gente della Colombia non è piaciuto che io parlassi del caldo, ma non parlavo del caldo in sé. Io parlavo del tempo della partita, non è per lo spettacolo e nel secondo tempo si è visto. Si può giocare alle 17, alle 18 o alle 19, questo ho detto. Non mi sembra salutare che i calciatori sviluppino il loro potenziale. Non è una scusa. Chi deciderà il calendario, avrà deciso questo".

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