Arabia Saudita flop, Mancini a rischio esonero. In programma degli incontri con la Federazione

Una catastrofe. Roberto Mancini è nel mirino delle critiche e delle insoddisfazioni generali dopo l'ultimo match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026, lo 0-0 contro il Bahrein, dove per altro il commissario tecnico dell'Arabia Saudita si è sfogato con un gesto di stizza dopo le contestazioni ripetute di un tifoso presente sugli spalti. L'allenatore di Jesi però era già finito al centro delle polemiche per il ko incassato con il Giappone proprio in questa finestra di impegni con la Nazionale e in generale nel Girone C ha conquistato solo una vittoria. E al momento l'Arabia Saudita è al terzo posto in classifica dietro i nipponici e l'Australia.

La replica di Mancini. "Il problema? Il problema è solo uno: se non segniamo non vinciamo - le considerazioni del Mancio a fine gara -. Poi se a ogni partita finisce che sbagliamo un rigore, tutto diventa ancora più difficile... Come risolverlo? Non lo so". Quanto invece ai dubbi sulla sua permanenza in panchina per allenare i Falchi Verdi: "Esonero? In questo momento non lo so. È un ordine, non spetta a me decidere se continuare ad allenare la Nazionale saudita", ha dichiarato il Mancio al quotidiano Al-Eqtisadiah.

Futuro in bilico. Vien da sé che anche solo il rischio che l'Arabia Saudita non entri a far parte del gruppo delle qualificate ai Mondiali 2026 non è minimamente contemplato dalla Federazione e al momento - riferisce Sport Mediaset - Mancini rischia seriamente l'esonero. La dichiarazione del capo federazione saudita, Yasser Al Misehal, non lasciano alcun dubbio, nonostante un contratto fino al 2027 da 18 milioni a stagione più bonus: "Dobbiamo scusarci con i nostri tifosi che ci supportano. È una situazione inaccettabile, abbiamo fatto due punti nelle ultime tre partite casalinghe. Avremo incontri alla luce dei quali determineremo il futuro di Al-Akhdar e non avremo fretta di prendere una decisione".