Il ricordo di Sconcerti: "L'eredità di Mario un anno dopo la sua scomparsa"
A un anno dalla morte del giornalista Mario Sconcerti, il portale Firenzeviola.it pubblica un toccante ricordo firmato da Pietro Lazzerini, dal titolo "L'eredità di Mario un anno dopo la sua scomparsa". Vi proponiamo e condividiamo il messaggio:
"Un anno fa, a un passo dalla finale del Mondiale poi vinto dall’Argentina, in un momento storico calcistico di rilevanza internazionale, ci lasciava Mario Sconcerti. Per i più una figura di spicco del giornalismo italiano, per altri un ex dirigente della Fiorentina legato a un momento nefasto della vita del club, per noi, una guida. Sì perché se adesso possiamo garantire oltre a un sito sempre aggiornato, con notizie, esclusive e commenti che i numeri indicano come tra le principali fonti di informazione per i tifosi fiorentini, una radio che per decine di ore a settimana vive in diretta per parlare esclusivamente di Fiorentina ai tifosi viola, è anche grazie a Mario.
Nei mesi precedenti alla prima messa in onda, ci ha spronato, corretto, criticato. Si è arrabbiato ma ci ha anche applaudito, ci ha tirato le orecchie ma ci ha anche detto a chiare lettere: “Continuate così”. Purtroppo non ha fatto in tempo a diventare ciò che noi avremmo voluto, ovvero una delle voci principali dell’emittente. Però gli incontri in redazione, le sue parole, riecheggiano ancora quando prendiamo delle decisioni.
Spesso ci chiediamo: “Cosa avrebbe scritto Sconcerti? Cosa avrebbe detto Mario in diretta?”. La sua capacità di trovare sempre una lettura originale e che facesse discutere, ci sprona ancora quotidianamente. “Raccontate la cronaca, non abbiate paura della verità, siate fermi e non abbiate mai timore di prendere posizione”. Sua figlia, Martina, che spesso ci ha onorato di un ricordo del padre, ha dichiarato che era facile per chi ha incrociato Mario, doverci discutere. Verissimo. Ma tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui dal punto di vista lavorativo, ne sono usciti arricchiti. Solo i grandi riescono in un compito così difficile.
Inutile dilungarsi oltre, anche lui mi avrebbe redarguito dandomi del prolisso. E allora, a un anno di distanza, ma con il ricordo sempre vivo e presente nel nostro quotidiano, grazie Mario per ciò che ci hai insegnato e per ciò che stai facendo ancora per noi".