Brodino in casa Viola, ma questa Fiorentina non convince
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La Fiorentina ha vinto e, a questo giro, tanto basta.
La squadra di Palladino, a lunghi tratti quasi impaurita dal raddoppio che non arrivava, ha portato a casa tre punti fondamentali in vista del doppio confronto di Conference e dei quattro big match che l'attendono in campionato. Un 1-0 arrivato grazie a quel Gosens "liberato" a tutta fascia, una zuccata su cross dell'altro esterno Dodo che è la sintesi di una partita che sicuramente non passerà alla storia e che, forse, è bene scordarsi anche velocemente.
Io speriamo che me la cavo
Infatti le buone notizie si fermano al gol vittoria e al rientro in campo con largo anticipo da parte di Albert Gudmundsson. Per il resto, ancora una volta la Fiorentina ha giocato sì e no i primi 10 minuti, poi si è ripersa nel gioco della palla lunga e "io speriamo che me la cavo". Questa volta però non c'era Kean a togliere le castagne dal fuoco e la differenza si è vista nitidamente.
Il commento del giornalista Angelo Giorgetti:
Vittoria pesantissima, non so esattamente quanto, ma direi almeno una tonnellata. E intanto si è finalmente visto un centrocampo a 3, lo so, è la mia fissazione, anche se con interpreti diversi da quelli ideali (con Fagioli che continua a partire dalla panchina).
Gosens è ancora una volta l’uomo della provvidenza nei momenti complicati: gol decisivi contro il Monza (2-2), Genoa (0-1) e stasera contro il Lecce (e aveva anche provocato il rigore sbagliato da Beltran). Questo tedesco non è un giocatore, ma un forziere che si apre quando serve.
Ripassare per il gioco, è ricomparsa almeno un po’ di tenacia e la Fiorentina in attesa delle altre risale al sesto posto. Bisogna viaggiare a vista, ma sulla bilancia è salita una tonnellata.
Il commento dell'avv. Giulio Dini:
Una vittoria triste nella quale la Fiorentina si riconosce solo quando si compatta sotto palla a chiudere tutti gli spazi e ripartire.
In effetti, anche stasera, come in altre occasioni, la squadra concede poco niente agli avversari e, pur mancando Kean,  riesce ad essere pericolosa in almeno tre occasioni.
Oltre al bel goal di Gosens in avvio, nel finale due legni di Beltran, un palo interno su rigore ed un pallone che sbatte sotto la traversa su schema intelligente da calcio d’angolo.
La sfortuna mantiene il risultato in bilico ed aumenta l’apprensione.
Stasera tre centrali con gli avversari che schierano una sola punta e tre centrocampisti.
Ma senza Fagioli, ancora a guardare.
Davanti un attacco a due con Beltran e la terza versione (su tre) di Zaniolo.
Il tandem è molto improvvisato, i due proprio non si cercano e spesso si gioca la palla addosso a Zaniolo piuttosto che mandarlo sulla corsa.
La mancanza di Kean e di Adli privano la squadra di soluzioni efficaci.
Non riesco a vedere (può darsi che sia un mio limite) i principi di gioco che dovrebbero guidare gli interpreti  quando manca la luce.
Il valore aggiunto dalla qualità di Fagioli e Zaniolo al momento è solo auspicabile perché i due - in tre partite - non hanno mai ricoperto lo stesso ruolo.
Personalmente cercherei di esaltarne le qualità e, prima di tutto, le caratteristiche.
Cambi strani quelli di Comuzzo per Pongracic e di Moreno per Dodò a fare il quinto di destra.
Gud (ma non era rotto?) entra per Zaniolo sostituito ancora una volta.
Si finisce con un po’ di affanno, ma la squadra si è difesa compatta.
Giovedì ad Atene ci aspettano ritmi alti ed un avversario da prendere sul serio.
La flessione avuta nell’ultimo terzo di campionato impone di prendere molto seriamente la Conference .
Il commento del giornalista Stefano Prizio:
Certo che la personalità e il bel gioco non sono la cifra di questa Fiorentina, ma oggi era importante vincere e in un modo o nell'altro il tre punti sono arrivati. Inoltre direi che là davanti senza Kean, a meno non segni qualcuno che non lo fa di mestiere, come stasera l'impagabile Gosens, non segna nessuno. E poi giusto perchè il Lecce era pochissima cosa, altrimenti nel finale i viola hanno rischiato.
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