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19 settembre 1988: L'Italia perde 4-0 contro lo Zambia alle Olimpiadi di Seul. Il mondo conosce Bwalya

19 settembre 1988: L'Italia perde 4-0 contro lo Zambia alle Olimpiadi di Seul. Il mondo conosce BwalyaTUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Pasquinucci
martedì 19 settembre 2023, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

L'Olimpiade 1988 ha un ricordo amaro per l'Italia. Non tanto per il quarto posto dopo avere perso una grande semifinale contro l'URSS e poi nella finalina contro la Germania di Klinsmann e compagni. È una delle peggiori sconfitte del nostro calcio, sia per il risultato, un 4-0 che non ammette grandi repliche, ma anche perché l'avversario poteva essere, almeno alla vigilia, battiible. Anche perché la vittoria per 5-2 contro il Guatemala poteva far pensare che lo Zambia di Ndhlovu fosse un avversario abbastanza morbido. In epoca di nazionali materasso - che oggi non ci sono più - una selezione di africani probabilmente non era presa troppo sul serio, anche perché il Camerun nel 1990 sarebbe ancora di lì da venire.

L'Italia, allenata da Francesco Rocca, affrontava e scoprira lo Zambia di Kalusha Bwalya. Un centravanti fortissimo che militava con profitto nel Cercle Bruges. Oggi ci sarebbe Wyscout, allora non era così semplice. Tripletta per il centravanti e autorete di Pellegrini a concludere il tutto. Lui diventerà il giocatore africano dell'anno e andrà al PSV Eindhoven, mentre l'Italia vincerà 2-0 contro l'Iraq per assicurarsi il passaggio del turno, non senza una fatica tutta italiana.

Eppure era una grande selezione. Con Tacconi in porta, Tassotti, De Agostini, Ferrara e Cravero in difesa, Iachini, Mauro, Colombo e Galia a centrocampo, Carnevale e Virdis in avanti. Una sfilza di quattro presi su tutti i giornali, anche perché in panchina ci sono Pagliuca ed Evani, Rizzitelli e Crippa - che subentra - oppure Desideri. Il primo tempo finisce 1-0, nel secondo una punizione dello stesso Bwalya batte Tacconi, rimasto di sasso, dà il la al dilagare degli arancioni, che solitamente vestono in verde. È una disfatta paragonabile alla Corea di Pak Doo Ik del 1966. Solo Kalusha Bwalya riuscirà a sfondare in Europa, ma il 27 aprile del 1993 un cargo militare decolla da Libreville, in Gabon, con 18 giocatori della nazionale zambiana: la sfida contro il Senegal è in programma di lì a poco, ma dopo un guasto l'aereo cade in acqua, senza superstiti. Morti, quindi Chabala e il secondo portiere Mwanza, Mumba, Makinwa e Peter Mwanza tra i difensori. Chansa e Mulenga a centrocampo. Alcuni come i tre Bwalya e Musonda giocavano all'estero e, per questo, non partirono per il Senegal. Fu la loro fortuna.

Zambia-Italia 4-0
Marcatori: K. Bwalya 41', 56' e 90', Pellegrini (aut.) 64′.

Zambia
Chabala, Chabinga, Mumba, Chomba, Melu, Makinka, J. Bwalya, Musonda, Nyirenda, (71′ Chikabala), Chansa, K. Bwalya.
Allenatore: Ndhlovu.

Italia
Tacconi, Tassotti, De Agostini, Iachini, Ferrara, Cravero, Mauro, Colombo (61' Crippa), Carnevale, Galia, Virdis.
Allenatore: Rocca.

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