19 giugno 1938, a Parigi c'è Italia-Ungheria. Finisce 4-2, Pozzo di nuovo Campione del Mondo
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Il 19 giugno del 1938, a Parigi, è in programma la terza finale Mondiale. Dopo l'Uruguay e l'Italia, una fra Ungheria e ancora Italia potrà alzare il secondo trofeo iridato. L'Italia c'era arrivata dopo avere vinto in semifinale contro il Brasile, anche grazie alla scelta miope da parte del commissario tecnico di lasciare in panchina Leonidas, mentre l'Ungheria sembra più o meno la vittima sacrificale. Non è ancora l'armata invincibile che si rivelerà negli anni cinquanta con Kocsis, con Puskas e Hidegkuti. Così Vittorio Pozzo, giornalista ed ex calciatore, ha la possibilità di alzare per la seconda volta la Coppa del Mondo dopo il 1934.
E ce la fa vincendo per 4-2 contro l'Ungheria allo stadio Yves du Manoir di Colombes, nei pressi di Parigi. L'arbitro designato dalla FIFA era Georges Capdeville, francese - come la Francia era Nazione ospitante - unico direttore di gara ad arbitrare la finale del Mondiale nel proprio paese. Sugli spalti c'erano tifosi italiani, principalmente fascisti, e alcuni che parteggiavano per l'Ungheria, antifascisti. Vantaggio di Colaussi dopo pochi minuti, pareggio di Nikos all'undicesimo minuto.
Poi sale in cattedra Piola che insacca il gol del 2-1. Colaussi sembra mettere il sigillo finale sul 3-1, mentre Biavati colpisce il palo per il poker che non arriva. Sarosi infila il 3-2 che potrebbe riaprire la partita ma Piola, ancora una volta, infila la quarta rete a otto minuti dalla fine. Finisce così e l'Italia si può fregiare di due titoli su tre rassegne mondiali.
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