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17 agosto 1995, l'addio al calcio di Marco Van Basten. Prima della giacca di renna

17 agosto 1995, l'addio al calcio di Marco Van Basten. Prima della giacca di rennaTUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
giovedì 17 agosto 2023, 08:23Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Il 17 agosto del 1995, in via Turati, si scrive la storia. Non quella bella, elegante come un Cigno. Solamente un addio a 30 anni, come una rockstar consumata dai propri privilegi. Marco Van Basten non era quel tipo, ma la caviglia gli serviva per giocare. Quella che di fatto non rispondeva più ai suoi comandi dopo quattro operazioni, la prima quando giocava in Olanda. “La notizia che devo darvi è corta. Semplicemente ho deciso di smettere di fare il calciatore. Grazie a tutti quanti”, questo il suo virgolettato, decisamente molto diretto e poco ruffiano. Non era colpa di un infortunio, bensì di un difetto congenito alla cartilagine che nessuno è riuscito a eliminare. "Il calcio continua, con me non finisce certo il Milan. Qui ci sono Baggio, Savicevic, Weah, Maldini e Baresi, il Milan farà sempre spettacolo".

Il giorno dopo invece è il giorno del commiato a San Siro. Entra in campo con i jeans, camicia rosa e una giacca di renna. Non che il riscaldamento globale lasciasse un agosto di ghiaccio, ma il completo apparve lievemente fuori luogo, tanto da prendere un posto nell'immaginario di chiunque lo ha visto. L'ultimo scatto fotografico di Marco Van Basten da quasi giocatore del Milan è quello, che ha peraltro una fortissima rievocazione nella testa di chi lo considerava alla stregua di un Dio. Per eleganza, forza e intelligenza.

Verrebbe anche da chiedersi cosa avrebbe fatto con delle caviglie al 100%. È un po' la maledizione dei centravanti più iconici degli anni 90. Lui e Ronaldo, epoche diverse ma attigue, entrambi vessati dai problemi. Tre Palloni d'Oro portati a casa, quando il trofeo non era una dicotomia - c'è stata quella fra Ronaldo e Messi, per dire - ma veniva assegnato al più forte europeo. Lui come Platini, con le caviglie a mezzo servizio. L'ultima partita che ha giocato è stata quella del 26 maggio 1993, contro l'Olympique Marsiglia, anni 28. Finisce 1-0 con gol di Boly e termina anche la carriera di uno straordinario centravanti, uno dei migliori mai visti. Anche se lui non lo sa ancora. Al giro d'onore si commuove e piange. Difficile fare diversamente.

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