…con Samir Ujkani
Samir Ujkani dice addio al calcio giocato. Lo attende un nuovo ruolo, al fianco della Nazionale del Kosovo, da direttore. L’ex portiere racconta le sue sensazioni ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
Ujkani, quindi dice basta…
“Si. Lascio con il sorriso. Niente rimpianti. Credo in Dio, il mio percorso è stato quello che doveva essere. Ringrazio le persone che mi sono state vicine. In Italia sono diventato uomo. Dico grazie a tutte le piazze dove sono stato”.
La attende la Nazionale del Kosovo in una nuova veste.
“La Nazionale è nata dal 2016, ha bisogno di organizzazione e stiamo crescendo tanto. Ho trentacinque anni, gli ultimi non ho più giocato e ho fatto il secondo. Era il momento di lasciare e iniziare questo nuovo percorso. È una nuova sfida”.
All’Empoli ha conosciuto da vicino Vicario. Rimpianto per le italiane?
“Quando ho fatto la scelta di andare ad Empoli c’era Sicignano e mi aveva avvisato che Vicario potesse diventare un fenomeno. Guglielmo è cresciuto tanto, siamo tutti orgogliosi di lui. L’Italia ha il portiere del futuro. Per me poteva andare ovunque; chiunque lo avesse preso avrebbe fatto bingo. Ma la scelta più giusta è stata sicuramente quella di andare al Tottenham”:
Torniamo a lei. Il momento più bello?
“L’esordio con il Palermo contro il Milan. E la prima partita con il Kosovo”.
Un momento che cancellerebbe?
“Il mio infortunio a Novara. Non lo auguro a nessuno, davvero. Per il resto, non ho rimpianti. Eventuali errori in campo fanno parte del gioco”.
Cosa si aspetta da questa nuova sfida?
“Cercherò i giovani talenti pronti a sposare la nostra causa. Sono carico”.