…con Emiliano Salvarezza
Una trattativa nata sotto traccia un anno fa. Decollata gli ultimi giorni di agosto. Jesper Lindstrom è stato uno dei colpi di mercato del Napoli, che il popolo azzurro scoprirà giorno dopo giorno. A TuttoMercatoWeb ne parla Emiliano Salvarezza, avvocato dell’agente del giocatore e operatore di mercato che in questa sessione ha concluso il trasferimento di Henderson al Palermo.
Salvarezza, come nasce il trasferimento di Lindstrom al Napoli?
“Abbiamo iniziato a parlare ad ottobre 2022, con la massima riservatezza. Ne avevamo già parlato quando andò dal Brondby al Francoforte, poi la situazione è rimasta latente. Fino appunto ai nuovi contatti”.
Quando è arrivata l’accelerata decisiva?
“Dopo il 20 agosto. Parliamo di un giocatore molto veloce e tecnico, ha qualità e può giocare sia a destra che a sinistra”.
Si aspetta più spazio?
“Come qualsiasi giocatore al mondo vorrebbe giocare tutte le partite per cento minuti. Ma non voglio entrare in situazioni tattiche, bisognerebbe parlarne con il suo agente in quanto, in questo caso, mi sono occupato degli aspetti giuridici”.
Ha portato Henderson al Palermo. Come è nato il trasferimento?
“L’Empoli aveva esercitato l’opzione di rinnovo molto prima del termine ultimo, il ragazzo ha fatto la preparazione e un’amichevole giocando molto bene. Alla prima di campionato però è andato in panchina e a quel punto ha avuto qualche dubbio. È un ragazzo che per la squadra per cui gioca dà l’anima. Così è venuta fuori l’opportunità Palermo ed è stato contento della chiamata. Aveva alcune richieste anche dalla A. Non voleva andare in B, tranne che al Palermo”.
In rosanero si è inserito bene.
“È molto contento. Mi dice che quando giochi al Barbera ti rendi conto che sei in un club importante. Per lui che è scozzese e come idea ha un attaccamento anche emotivo al club, questo è un elemento importante. È felicissimo, davvero. E si è integrato bene nel gruppo”.
Avvocato, colpi in canna per gennaio?
“Ci stiamo guardando intorno. Qualche discorso c’è. Tutti cercano attaccanti da trenta gol a campionato, ma che non costino tanto: non è facile (sorride, ndr)”.
Vicenda scommesse: come la vede?
“Da avvocato so che la legge forense dice che non posso fare altre professioni. Un calciatore dovrebbe sapere che non può scommettere. A livello etico-morale diremmo così. Però a vent’anni non è neanche semplice controllarsi: basta schiacciare un pulsante sullo smartphone. Magari se avessero acquistato le criptovalute avrebbero buttato soldi senza troppo clamore. Bisognerebbe comunque aiutare ed indirizzare questi ragazzi un po’ come accade negli USA. E poi con tutte le pubblicità sul gioco d’azzardo in giro per i campi è anche incoerente prendersela così tanto”.