Lo Faso si racconta: "Ero in A ma si sono dimenticati di me. A Carate per Criscitiello"
Martedì 14 settembre 2021, tardo pomeriggio. Un annuncio rompe il silenzio e scatena entusiasmo a Carate Brianza e non solo: Simone Lo Faso è un nuovo attaccante della Folgore Caratese. La sorpresa è grande, l’entusiasmo tanto, perché Simone in Serie D non ci ha mai giocato e giusto qualche stagione fa, dopo l’esordio in massima serie in Palermo-Milan del 6 novembre 2016, giocava al fianco di Federico Chiesa ed era considerato una promessa cristallina. Dopo l’esplosione con la maglia del suo cuore, quella rosanero del Palermo, affronta esperienze in Serie A e B, con le maglie di Fiorentina e Lecce, poi qualcosa si rompe. Lo Faso non riesce a lasciare il segno in C a Cesena e nell’ultima stagione a Pistoia, chiudendo con un magro bottino di presenze e tanta rabbia. Ora la grande occasione per ripartire tra i dilettanti in un ambiente che ha già lasciato il segno nel nuovo acquisto biancazzurro: «L’impatto con l’ambiente è stato buono, perché è un posto dove si può lavorare molto molto bene grazie a delle persone che sono preparate». Roberto De Zerbi, attuale allenatore dello Shakhtar, che lo lanciò in Serie A a Palermo, lo ha definito come “il talento più puro mai allenato in carriera”, un grande attestato di stima per il giovane bomber: «Quanto detto da De Zerbi mi fa molto piacere: è sicuramente uno stimolo in più per rilanciarsi e tutta la rabbia che ho dentro devo trasformarla in energia positiva per la Folgore Caratese e per tutto quello che ci riserverà questo campionato». Per il giovane attaccante palermitano si tratta della prima volta tra i dilettanti, un’occasione per rinascere: «Sarà la mia prima volta in Serie D, ma non mi dispiace affatto perché sentendo il presidente Criscitiello è un campionato molto competitivo.
Abbiamo subito trovato l’intesa di massima e questa è la migliore soluzione per me, quindi, ad oggi sono contento di dire che ho preferito stare in un posto dove giocare ed esprimermi, dare una grande mano e dove mi posso sentire importante piuttosto che in altri posti in cui non lo sono». Focale e cruciale la figura di Michele Criscitiello, che nella trattativa per portarlo in Brianza ha avuto un ruolo chiave: «Il suo ruolo è molto importante perché è da un po’ di tempo che ha in mano questa società e ci tiene molto. Lo conoscevo già prima per via della sua carriera giornalistica in televisione, ma un sacco di persone mi avevano parlato bene di lui anche fuori dal suo campo e dopo una bella chiacchierata ne ho avuto subito la prova. Adesso è arrivato il momento di toglierci un sacco di soddisfazioni». È presto per parlare di obiettivi, ma la Folgore, che da anni propone un calcio frizzante con molti elementi giovani, con il nuovo ciclo Commisso e dopo il colpo Lo Faso, non può non puntare apertamente ad un campionato di vertice: «Per quello che ho visto è prematuro parlare di Serie C, però è una domanda che mi piacerebbe ricevere tra qualche mese. Non mi sono posto obiettivi personali se non quello di dare il 100 per cento per scalare la categoria, ma per far sì che ciò accada devo dare il 110 per cento con la Folgore Caratese in campo: darò tutto per questa maglia perché è un club che ha puntato tanto su di me e quindi devo fare di tutto per ripagare la fiducia». “Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli”: Simone Lo Faso è un uomo forte e le ha idee molto chiare, scacciare i fantasmi del passato, far benissimo con la maglia della Folgore Caratese e cercare il rilancio, quello decisivo.