Università usata come bancomat da Bandecchi: anche per pagare i bonus alla Ternana
Nuove nuvole si addensano sulla testa di Stefano Bandecchi, attuale sindaco di Terni e patron dell’Unicusano nonché ex proprietario della Ternana. Come svelato da La Repubblica l’imprenditore prestava a se stesso i soldi dell’Università privata e li utilizzava non solo per lussuose vacanze con la famiglia, ma anche in spese per auto, telefonate e per la squadra di calcio di cui era presidente. La Guardia di Finanza ha chiaramente affermato che l’università, sotto la gestione di Bandecchi, alleato del centrodestra, non poteva beneficiare del regime fiscale agevolato solitamente concesso agli atenei. Questo significa che avrebbe dovuto pagare circa 20 milioni di euro in tasse aggiuntive.
A causa di queste irregolarità, l’attuale sindaco di Terni è sotto indagine per evasione fiscale e appropriazione indebita con la Guardia di Finanza che ha già sequestrato oltre 20 milioni di euro visto che le fatture presenti nelle informative depositate al termine dell’indagine rendono difficile giustificare certe spese come legate a scopi didattici o universitari. Secondo gli investigatori, Bandecchi «abusando delle relazioni di ufficio e della sua posizione di amministratore dell’università e della società che la sovvenziona, Società delle Scienze Umane SRL, si appropriava delle somme ricavate dalle fatture emesse dalle società fornitrici in favore dell’università, utilizzandole per scopi estranei alle finalità istituzionali dell’ateneo».
Fra le varie spese non mancano i legami con la Ternana visto che Unicusano premiò i giocatori promossi in Serie B con un milione di euro di bonus per il risultato raggiunto.