Top 11 stagionale del Girone B di Serie C: nella Juve c'è una macchina da...Guerra
Girone di ritorno spettacolare da parte del Cesena che, battendo per 1-0 il Pescara in un Manuzzi sold out, è riuscito con pieno merito a tagliare il traguardo della promozione diretta in un girone formato da tante nobili decadute che nulla hanno potuto a cospetto della corazzata di Toscano. Alle spalle del Cesena una Torres che, fino a febbraio, sembrava addirittura in grado di poter competere per il primato. Molto bene la Carrarese che, con Calabro in panchina, ha sfruttato al massimo il fattore campo. Delude l'Entella, troppi alti a bassi per il Pescara (i problemi di salute di Zeman hanno inciso) e per il Perugia che, a un certo punto della stagione, ha deciso di affidarsi a un allenatore giovanissimo come Formisano tra lo stupore generale. Si salvano a fatica Spal e Ancona, salto all'indietro dell'Olbia che ha avuto un crollo progressivo al pari della Fermana. Di seguito la TOP 11 della stagione 2023/2024 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:
Adamonis (Perugia): per anni è stato di proprietà della Lazio, poi ha vinto un campionato con la Salernitana e si pensava che la sua carriera potesse avere l'ascesa auspicata. Non è stato così e una grande piazza come quella umbra gli ha dato la possibilità di mettersi di nuovo in mostra e di mostrare un talento e un'eleganza decisamente di categoria superiore. Con il solito "vizio" di parare i rigori come accaduto a gennaio su Vergani nella partita col Pescara.
Silvestri (Cesena): la premessa è che tutta la retroguardia bianconera meriterebbe di entrare nella nostra formazione ideale. Solidità, fisicità, esperienza, organizzazione, anche qualche gol prezioso che passerà alla storia come quello di Pierozzi contro il Pescara. Premiamo lui perchè ha giganteggiato dall'inizio alla fine mostrando una impressionante continuità di rendimento. Nessuna sbavatura, nessun calo di concentrazione e una voglia matta di vincere questo campionato da protagonista.
Idda (Torres): annata incredibile per i rossoblu, capaci di tener testa a una squadra quasi imbattibile come il Cesena e di vivere un girone d'andata a ritmo promozione diretta. Se in avanti Scotto e Ruocco hanno dato spettacolo, dietro c'era un muro a tratti invalicabile che ha trasmesso sicurezza.
Imperiale (Carrarese): Spal, Perugia, Juventus NG. Non si contano le partite nelle quali, per i cronisti e per i tifosi, è stato il migliore in campo. 34 volte titolare e sempre con voti ampiamente sopra la sufficienza. "Piedi d'acciaio", come è stato recentemente ribattezzato, incarna appieno lo spirito di un gruppo che, dall'avvento di Calabro in poi, ha macinato punti e prestazioni abbassando di tanto (trasferta con la Recanatese a parte) la media dei gol subiti.
Angori (Pontedera): il "giallo" invernale poteva incidere sul suo rendimento: sembrava fatta per il passaggio alla Reggiana, poi sfumato per motivi burocratici. Invece ha ripreso a lavorare con la mentalità giusta, senza mollare un centimetro e difendendo la maglia da titolare. Giovane da seguire con interesse, in grado di collezionare 35 presenze impreziosite da tre reti. Una delle quali, contro l'Ancona, preziosissima.
Adamo (Cesena): anche in questo reparto, c'è l'imbarazzo della scelta in casa Cesena. Perchè la capolista ha messo in vetrina talenti di spessore assoluto, destinati ad una grande carriera. Lui è stato straordinario, quel classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere a disposizione. Gol, assist, tanta corsa sulla fascia e uno spirito battagliero che ha fatto la differenza e che lo ha reso uno dei beniamini del popolo del Manuzzi.
Rizzo Pinna (Lucchese): se i toscani sono riusciti ad evitare sgradite sorprese in classifica dopo un incredibile calo nella seconda parte di stagione, lo devono quasi esclusivamente al talentuoso fantasista che ha vissuto un campionato da protagonista assoluto. Ha rubato la scena con innumerevoli giocate di qualità, lui che si è ben disimpegnato in veste di trequartista, mezzala di inserimento ed esterno offensivo. 11 gol - appena uno su rigore - e la speranza dei tifosi di vederlo ancora a Lucca in futuro. Sarà dura, perchè le sirene della B stanno suonando da diverso tempo.
Cicconi (Carrarese): non inganni la statistica che parla di un solo gol segnato in tutta la stagione. Perchè questo ragazzo, da due anni a questa parte, è uno dei pochi titolari inamovibili di una squadra che non può prescindere dalle sue sgroppate sulla fascia e dalla capacità di essere parte attiva in tutte le azioni d'attacco. Un motorino da tener d'occhio in vista degli spareggi promozione.
Guerra (Juventus NG): stagione indimenticabile per il centravanti, capace di entrare definitivamente nella storia della Lega Pro. Superato il record di Arma: nessuno ha segnato più di lui nel girone B. Di testa, di destro, di sinistro, dalla distanza: nel vasto repertorio non manca proprio nulla.
Morra (Rimini): a un certo punto viaggiava all'incredibile media di un gol ogni due partite, lui che è stato capace di brillare anche in giornate apparentemente buie per la sua squadra. Il classico centravanti d'area di rigore al quale non bisogna lasciare un solo centimetro di spazio.
Shpendi (Cesena): classe 2003 arrivato in Romagna con l'etichetta del "fratello di" e con un episodio familiare che poteva condizionare il suo rendimento. Invece, pur essendo un classe 2003, è sceso in campo con la testa giusta e con un atteggiamento maturo che ha lasciato tutti a bocca aperta. Del resto non si segnano 20 gol in 31 partite per caso. Indimenticabile la tripletta in 20 minuti contro il Pontedera.
Domenico Toscano (Cesena): smaltire le scorie della semifinale persa con il Lecco a giugno era l'impresa più difficile. Missione compiuta, verrebbe da dire, visto che i bianconeri hanno stracciato un girone insidiosissimo a suon di record e con una serie impressionante di vittorie consecutive.