Taranto, Capuano: "Siamo la sorpresa più grande della Serie C anche cedendo a gennaio"
A margine dell'evento odierno allo stadio 'Meazza' di Milano organizzato da Il Foglio Sportivo ha preso la parola anche Ezio Capuano, tecnico del Tarano, formazione pugliese fra le attese protagoniste dei playoff promozione che partiranno a breve in Serie C:
Un grande campionato da parte del suo Taranto. Senza la penalizzazione sareste stati addirittura secondi in classifica.
"È un dato incontrovertibile. I punti acquisiti sul campo ci vedrebbero secondo in classifica. Siamo la sorpresa di tutti e tre i gironi considerando che eravamo partiti per mantenere la categoria e cedendo giocatori importanti a gennaio come Antonini. Siamo felici di quello che abbiamo fatto. È stata un'annata straordinaria, così come la scorsa quando siamo rimasti fuori dai playoff per un solo gol nella classifica avulsa. Siamo andati oltre ogni rosea aspettativa".
La preoccupa l'arrivo di altre grandi squadre con le formazioni B nel campionato di Serie C?
"Vedo le seconde squadre come un elemento di crescita per tutti. Le squadre che preoccupano sono quelle di piazze importanti come Catania, Benevento, Avellino, il Trapani neo promosso o qualcuna che malauguratamente può retrocedere dalla Serie B. Mi auguro di non rimanere in questa categoria e di vederla da spettatore".
Sempre da spettatore come ha vissuto la cavalcata dell'Inter verso lo scudetto?
"Ha meritato di vincere, anzi lo ha strameritato. Mi sarei aspettato, da parte chi gli era dietro, che facesse in modo che non lo vincesse così presto. Ma non adesso, bensì mesi fa perché l'Inter ha ipotecato il tricolore da tantissimo tempo giocando anche un ottimo calcio".
A Milano come da lei a Taranto il tema stadio è d'attualità. Tanto che il rischio che il 'Meazza' venga abbandonato c'è.
"Ho avuto la fortuna di girare gli stadi di tutto il mondo e San Siro è tutt'ora un impianto bellissimo. Sarebbe davvero un peccato".
Lo scorso anno quando disse che sostituire Spalletti a Napoli sarebbe stato complicato e lo è stato: ma si sarebbe immaginato che sarebbe stato così complicato?
"No, questo no. Quando è stato preso Garcia ho avuto qualche perplessità, ma non sulle qualità dell'allenatore ma sulle variazioni tattiche che avrebbe portato. Anche lui usa il 4-3-3 ma con segmenti tattici diversi e con idee totalmente diversi da quelli di Spalletti. Mi dispiace di aver avuto ragione. Poi sono state fatte altre scelte, ma come spesso accade quando sei in confusione più scelte fai più sei destinato a sbagliare. È stato un campionato fallimentare per il Napoli".
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