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Righi: "All’Ascoli è vietato non dare il 110%. Ho budget sufficiente per far rosa interessante"

Righi: "All’Ascoli è vietato non dare il 110%. Ho budget sufficiente per far rosa interessante"TUTTO mercato WEB
giovedì 8 agosto 2024, 23:04Serie C
di Claudia Marrone

"Sono felice e motivato di essere il Direttore Sportivo dell’Ascoli, mi scuso se solo ad agosto facciamo questo incontro, ma le note vicende ci hanno portato a questo. Conosco il Patron da 7 anni, da lui ho ricevuto dei compiti precisi e ho un rapporto diretto e univoco con la proprietà. La retrocessione è qualcosa di sportivamente drammatico per i tifosi da punto vista emotivo, e per la società da punto vista economico ed emotivo”: così, come si legge sui canali ufficiali del club, il neo Direttore Sportivo dell'Ascoli Emanuele Righi.

Che prosegue poi: "L’obiettivo è costruire una squadra che abbia un’identità forte e definita, siamo consci della situazione ambientale, se i tifosi saranno con noi avremo 12-14 punti in più, ma sia chiaro, con questo non sto chiedendo nulla ai tifosi, ho rispetto per tutti: siamo noi che in questo momento dobbiamo dare qualcosa alla piazza. All’Ascoli è vietato non dare il 110%, vale per me, per la squadra e per chi lavora con noi. Ho un budget che è più che sufficiente per creare una squadra interessante, credo che stiamo facendo un mix di giocatori affermati e forti e altri giovani che magari potranno esplodere con questa maglia”.

Sulla questione legata alle pressioni: “Quando sei il DS della regina delle Marche se non senti pressione sei un pazzo, l’Ascoli è una delle poche squadre che rappresenta una regione intera, ha una storia che conosco bene, mio nonno Mario è di Pesaro. La pressione esiste, ma voglio trasformarla in positivo, qui ci sono giocatori che sono consapevoli della scelta fatta, non sono venuti qui per l’aspetto economico o per trovare serenità, ognuno di noi ha la responsabilità di fare il 120% tutti i giorni”.

Si passa poi ai dettagli, a cominciare da mister Massimo Carrera, fino ad arrivare a Francesco Forte, per il quale sono stati chiesti 9 mesi di squalifica per il caso scommesse: “Ho incontrato Carrera quattro volte prima che riprendesse la preparazione, le scelte fatte sono state concordate con lui, abbiamo condiviso caratteristiche e nomi, è stato un buon lavoro di équipe. Forte si è tolto lo stipendio per restare ad Ascoli, ha dimostrato qualcosa di incredibile, l’ho conosciuto dal punto di vista umano e quindi ci metto la faccia: sul suo iter processuale siamo ottimisti, abbiamo letto le carte, pensiamo che si possa risolvere al meglio, nella vita si può anche sbagliare. Il ragazzo oggi ha 9 mesi di squalifica, ma Patron e giocatore si sono incontrati e sorprendentemente hanno trovato questo tipo di accordo, con Forte che è al minimo federale – avrebbe potuto anche svincolarsi – si allena a tremila, come un animale, è impressionante coi giovani. E se penso a un attacco Corazza-Forte, anche dovesse essere nel momento clou del campionato…”.

Ecco quindi che si va al calciomercato: "Quaranta, Gagliolo e Adjapong? Su Quaranta la questione mercato è abbastanza aperta, sugli altri due, per come si stanno allenando, è più chiusa. Va detto che il mercato è fluido e tutto può cambiare. I portieri? Al momento non abbiamo contezza del reale valore di Bolletta, stiamo facendo delle valutazioni, dobbiamo capire se i nostri giocatori possono fare un campionato di C. Fra Barosi, Bolletta e Raffaelli, gli ultimi due non sono coinvolti dal mercato in questo momento. Abati? Gode della mia stima. Se si fa lo scambio di Barosi col Giugliano il profilo di Menna è quello individuato”.

Conclude poi con una nota alla gara di Coppa Italia contro il Gubbio: "Non sarà così indicativa, siamo partiti in ritardo, o meglio, non c’è stato un mese di ritardo, ma un mese di rispetto per la situazione e abbiamo scelto di tenere fermo il mercato. Domenica voglio vedere se i ragazzi sono pronti, chi giocherà deve dare risposte nell’adattamento, vorrei fare una partita importante, da Ascoli. Vorrei vedere un inizio di identità”.

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