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Pianese, Cangi: "Il nostro club come una famiglia. Mercato? Prima il gruppo"

Pianese, Cangi: "Il nostro club come una famiglia. Mercato? Prima il gruppo"TUTTO mercato WEB
ieri alle 18:48Serie C
di Luca Bargellini
A Tutta C
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A TUTTA C con Luca Calamai. Ospite: Francesco Cangi
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Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore sportivo della Pianese, Francesco Cangi. Queste le sue parole:

Cosa rappresenta nella vostra realtà il calcio?
“Siamo in un territorio particolare, dove sono da tre anni e per quella che è la mia avventura posso dire che è un luogo dove grazie a Maurizio Sani si verificano le imprese della Pianese. Negli ultimi due anni l’avvicinamento della famiglia permette alla Pianese di essere una realtà sana seppur piccola. La famiglia è sempre presente anche nei momenti di difficoltà, al momento ne abbiamo vissuti pochi in questi tre anni che sono stati importanti. Stiamo facendo un gran bel percorso, ci stiamo godendo questa settimana dopo il raggiungimento di 32 punti che non sono scontati”.

Ha anche ringraziato i tifosi per l’accompagnamento.
“Lo scorso anno con la vittoria della D si è creato un entusiasmo che non c’era prima, è stato ricreato un gruppo storico di tifosi che ci accompagnano in 40-50 sempre e si divertono. Noi gli regaliamo belle soddisfazioni e belle giornate di calcio, poi li trovo al bar in settimana e sono contenti di vivere giornate di sport insieme a noi. È un piccolo paese che vive tanto di lavoro e di entusiasmo”.

La costruzione estiva della rosa è stata fatta sulla difesa del gruppo dello scorso anno e puntare su giovani di talento?
“Lo scorso anno abbiamo vinto un campionato con realtà importanti, stiamo vedendo cosa sta facendo adesso il Livorno. I ragazzi erano tutti contenti di rimanere in C, è stato facile mantenere il gruppo e sono stati tenuti 7-8 giocatori. Abbiamo creato poi rapporti con alcuni settori giovanili importanti per valorizzare alcuni giovani. Abbiamo infine aspettato il mercato per accogliere qualche esperto che potesse aiutare i giovani nella crescita. Siamo stati bravi, dopo sei mesi la Pianese è diventata una realtà appetibile anche per quei giocatori che magari qualche mese fa non la prendevano in considerazione. Alla Pianese si fa calcio da anni, è un calcio credibile e sostenibile, una realtà che nel 2025 non si trova spesso. Siamo il paesino più piccolo dopo il Renate tra i professionisti ma abbiamo una proprietà solida e ce la giochiamo con grandi realtà e città che vogliono tornare in Serie B. Queste piccole realtà grazie a lavoro e serietà riescono a far capire che la Serie C deve essere anche questa”.

La Serie C vuole valorizzare i giovani. Crede che nel gruppo avere ragazzi che possono fare il salto di categoria?
“Vedendoli quotidianamente si può valutare la crescita costante dei ragazzi. Già chi era in D lo scorso anno è cresciuto tanto, ma i ragazzi che vengono da settori giovanili importanti stanno crescendo e devono continuare a sbagliare per maturare. Se non sbagliasse non starebbe alla Pianese, ma sbaglia solo chi gioca. Io ormai in campo non sbaglio più perché ho smesso, ma sono convinto che diversi ragazzi li vedremo anche in categorie superiori”.

Venite da una grande vittoria col Pescara. Cosa ti colpisce del girone B?
“È un girone molto difficile dove ci sono tante squadre che vogliono tornare in B e alcune società in difficoltà. Ci sono piccole realtà come noi e Pineto che stiamo facendo bene, il Milan che sta iniziando a rinforzarsi e farà tutt’altro campionato. È un girone competitivo ogni domenica, il Pescara sta facendo un ottimo percorso e ci ha rimontato dal 2-0 rischiando anche di trovare il 2-3. Poi alcuni episodi fanno la differenza, la Torres è tornata in corsa, la Ternana è una corazzata e l’Entella lavora sempre bene. Ci sono sei squadre che puntano a vincere, ma soprattutto con due vittorie o due sconfitte ribalti la classifica. Dietro a noi ci sono società di grande blasone, è un girone veramente difficile”.

Chi vede come favorita per la vittoria del campionato?
“Noi domenica andiamo a far visita all’Entella a Chiavari e in questo momento ha quei 5 punti di vantaggio che non sono pochi a 15 giornate dalla fine. Penso che sia una squadra equilibrata con una proprietà solida, anche quando era sotto a Pescara e Ternana non si sono mai disuniti. Hanno aggiunto giocatori nei primi giorni di gennaio e questo è un fattore, bastano quelle 4-5 partite a gennaio che possono essere fondamentali per vincere. La Ternana è la squadra con la rosa più lunga e di maggior qualità, ma questo non sempre basta per vincere. La Torres sta rientrando bene, sarà un bel finale di campionato”.

Cosa pensa del progetto seconde squadre?
“Sicuramente portano valore e visibilità perché si parla di Juve, Milan, Atalanta in più forse Inter e Roma, possono portare attrazione per la C. È bello vedere questi giovani che vengono a giocare in Serie C ma ci vuole il giusto mix, il Milan a inizio anno sembrava una squadra di primavera e faceva fatica a giocare nei campi di periferia. Fai fatica allenarti e giocare con giocatori di Champions League e poi giocare con la Pianese. Ci vuole il giusto mix e il Milan lo sta trovando. Atalanta e Juve hanno fatto i giusti aggiustamenti per risolvere i piccoli problemi, ma hanno enorme qualità. Poi però ci sono dei conflitti che riguardano società e tifoserie perché queste squadre sono seguite da pochi tifosi. Se vogliamo però un calcio sostenibile dobbiamo insistere su questo progetto, far allenare i ragazzi nei loro impianti e nei loro centri d’allenamento è un valore aggiunto”.

Che strategia avete per questi ultimi giorni di mercato?
“Il mercato è ancora lungo, abbiamo fatto subito degli innesti per necessità legate a infortuni e partenze. Siamo alla finestra per valutare qualche profilo che possa darci una mano in sintonia con le valutazioni del mister. Il gruppo per noi è fondamentale, abbiamo avuto qualche uscita importante ma il gruppo ha reagito bene. La prima cosa è il lavoro del gruppo, abbiamo 32 punti ma non dobbiamo accontentarci perché vogliamo raggiungere l’obiettivo del mantenimento della categoria. Poi se ci saranno altre partite per fare punti cercheremo un sogno, altrimenti continueremo con il lavoro in Serie C il prossimo anno”.

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