La Top 11 del Girone C di Serie C: Silvestri si conferma difensore goleador
andata in archivio la 10^ giornata nel Girone C di Serie C. Questi i risultati:
Latina-Team Altamura 0-2
Sorrento-Benevento 0-3
Turris-Giugliano 2-0
Juventus Next Gen-Avellino 0-3
Foggia-Catania 2-2
Trapani-Audace Cerignola 5-1
ACR Messina-Monopoli 0-0
Crotone-Taranto 2-1
Casertana-Cavese 1-0
Picerno-Potenza 1-1
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:
Pane (Altamura): ripartito dall'Altamura con l'umiltà del ragazzino alle prime armi, è consapevole che l'impresa salvezza passi tanto dai suoi guantoni. A Latina è stato sollecitato in più occasioni, contro un avversario molto più pericoloso di quanto non dicano classifica e risultato finale. Almeno tre parate determinanti e tante uscite con tempismo eccezionale.
Di Gennaro (Catania): così come per il Foggia, anche per i rossoblu non deve essere stato semplice scendere in campo in un clima surreale e in uno stadio che ha vissuto ore difficilissime. Segna il gol del 2-2 con un inserimento da centravanti vero, bruciando sul tempo i difensori del Foggia come raramente accade alle squadre di Capuano.
Rigione (Avellino): abbiamo sempre rimarcato sia un valore aggiunto incredibilmente importante in questa categoria, smaltiti i lievi problemi fisici che lo hanno attanagliato a inizio stagione ha ripreso il suo posto al centro della difesa e, dalle sue parti, proprio non si passa. Se poi inizia anche a segnare...
Silvestri (Trapani): è stato acquistato dalla dirigenza per tre motivi: è un ottimo difensore, è uno che ha già vinto tanti campionati in carriera e, ogni tanto, ha il vizio del gol che non guasta mai. Lo ha confermato anche nello scontro diretto contro l'Audace Cerignola, un colp di testa vincente dopo sette minuti che ha incanalato la partita sui binari giusti.
Guerra (Picerno): la squadra di casa non gioca sicuramente la sua miglior partita, tuttavia il terzino si distingue per aver supportato egregiamente la fase offensiva con alcune sgroppate che denotano una condizione fisica invidiabile. Nel finale il Potenza spinge e ci vogliono un paio di diagonali difensive per evitare guai peggiori. Promosso a pieni voti.
Pugliese (Turris): Morrone approfitta di un errore in impostazione del Giugliano per verticalizzare a memoria e metterlo in condizione di calciare a tu per tu con il portiere avversario. Diagonale angolatissimo e imparabile. Una vittoria che ci voleva dopo settimane non semplici, per tanti motivi.
Bianchi (Casertana): proprio quando la partita sembrava incanalata sullo 0-0, ecco il sinistro al volo che si insacca all'incrocio dei pali. Quanto basta per salvare la panchina di Iori e far traballare quella di Di Napoli.
Tascone (Foggia): in una delle giornate più difficili della storia del calcio foggiano e di una città profondamente legata alle proprie origini e alla propria squadra, ecco che il centrocampista segna una doppietta che difficilmente dimenticherà. Perchè il valore di quella palla che gonfia la rete va ben oltre il punto aggiunto alla classifica o il gran primo tempo disputato contro una corazzata come il Catania.
Silva (Crotone): sfrutta al massimo una bella combinazione sull'asse Guerini-Spina e, liberatosi della stretta marcatura di De Sanctis, è bravo a battere il portiere sul secondo palo. Involontariamente favorisce la rete di Tumminiello che vale il definitivo 2-1. Per la serie "la fortuna aiuta gli audaci".
Perlingieri (Benevento): un inizio di stagione grandioso, sicuramente agevolato dalla proposta offensiva di calcio da parte di un allenatore come Auteri storicamente bravo a lavorare con i giovani. Un altro gol, il quarto tra i professionisti. C'è tanto di suo se "la capolista se ne va".
Schimmenti (Potenza): batte l'incolpevole Merelli sfruttando una mischia nell'area di rigore avversaria. Al posto giusto al momento giusto, come si dice in questi casi. Poco dopo va vicino al raddoppio con una conclusione in diagonale a lato di poco.
Raffaele Biancolino (Avellino): nulla contro Pazienza, ma l'Avellino ha cambiato decisamente marcia e scende in campo con concentrazione e cattiveria agonistica. Quella consapevolezza dei propri mezzi che si era smarrita dopo la partenza shock.