La Top 11 del Girone A di serie C: Vicenza, non dire Gatti se non ce l'hai nel sacco

E’ andata in archivio la 36^ giornata nel Girone A di Serie C. Questi i risultati:
Alcione Milano-Feralpisalò 0-3
Arzignano Valchiampo-Caldiero Terme 2-1
Lumezzane-Novara 2-2
Trento-Renate 0-0
Union Clodiense-Atalanta U23 1-3
Lecco-AlbinoLeffe 2-1
Pro Vercelli-Pro Patria 2-2
Triestina-Padova 0-1
Virtus Verona-Vicenza 2-1
Pergolettese-Giana Erminio 0-1
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:
Sibi (Virtus Verona): i guantoni del numero uno di casa a ridimensionare le ambizioni di un Vicenza forse mentalmente già proiettato alla festa. Gli attaccanti biancorossi, però, non avevano fatto i conti con un portiere affidabilissimo e miracoloso prima su Carraro e poi su Ferrari nel finale.
Perrotta (Padova): il terzetto difensivo biancoscudato, completato da Belli e Delli Carri, aveva vissuto un fisilogico periodo d'appannamento dopo mesi e mesi di prestazioni superlative. A Trieste abbiamo rivisto una retroguardia imperforabile, in grado di trasmettere sicurezza a Fortin e di respingere al mittente tutti i tentativi della Triestina. Lui è stato il migliore.
Bergonzi (Atalanta U23): un destro in scivolata per archiviare in mezz'ora la pratica Union Clodiense, squadra solitamente mai doma ma che stavolta è scesa in campo con palese rassegnazione in virtù di una retrocessione ormai annunciata. Bravissimo, comunque, l'esterno nerazzurro ad inserirsi con i tempi giusti.
Battistini (Lecco): "Non abbiamo avuto l'approccio necessario, forse abbiamo sottovalutato l'importanza della partita" ha detto a fine gara il tecnico dell'Albinoleffe Lopez, elogiando implicitamente l'atteggiamento combattivo di una squadra letteralmente rinata con Valente in panchina. E lui è emblema dello spirito battagliero di chi ha voglia di chiudere al meglio una stagione contraddistinta da un numero elevatissimo di difficoltà. Risolve con un tap-in vincente una mischia furibonda in area piccola.
Auriletto (Renate): lo 0-0 di Trento consente ad entrambe di conquistare la matematica qualificazione ai playoff. Considerando che realtà più accreditate stanno facendo fatica, possiamo dire che si tratti di un risultato tutt'altro che scontato. Inseriamo lui nella nostra rubrica perchè ha marcato alla grande un giocatore del calibro di Di Carmine.
Basso (Novara): sarà pur vero che la sua squadra conferma di avere limiti caratteriali in campo esterno, visto che subisce un'ennesima rimonta, ma l'approccio era stato buono e lui si era messo in mostra grazie alla trasformazione impeccabile di un calcio di rigore e ad una serie di intelligentissime verticalizzazioni per gli esterni offensivi. Promosso.
Fusi (Padova): molte volte i difensori e gli attaccanti hanno catturato l'occhio a suon di prestazioni eccellenti. Guai, però, a sottovalutare l'enorme mole di lavoro di un mediano che morde metaforicamente le caviglie a tutti gli avversari senza sbagliare un solo intervento in interdizione. E ci mette anche qualità quando lancia Buonaiuto e Bortolussi in profondità.
Gatti (Virtus Verona): come minimo a Padova dovranno intitolargli un settore dello stadio, visto che diventa eroe inatteso di una giornata che sembrava interlocutoria, ma che invece ha permesso ai biancoscudati di tornare in vetta alla classifica. Onore e merito alla squadra di Fresco che, come sempre, non ha regalato nulla a nessuno disputando una gara a tratti eccellente. E lui, da subentrante, segna un bel gol al 97' gelando Confente e mandando in visibilio i 1500 padovani che erano in curva Nord a Trieste. E' il bello del calcio e di una stagione che sta regalando davvero emozioni e colpi di scena a ripetizione.
Crespi (FeralpiSalò): con il terzo posto ormai archiviato e contro un avversario ormai con la testa alle vacanze, la squadra di Diana gioca sul velluto e si regala un altro pomeriggio di festa. La sblocca lui con una deviazione vincente da pochi passi su assist di Boci.
Bortolussi (Padova): un plus per una squadra forse leggermente inferiore, per organico, al Vicenza, ma che si ritrova in vetta alla classifica per la capacità di tutti di fare la differenza quando chiamati in causa. La sua è una prestazione completa: segna, gioca di sponda per i compagni, conquista punizioni in ogni zona del campo e non si risparmia sulle palle inattive a sfavore.
Tirelli (Giana Erminio): risolve una partita complicata e incanalata sullo 0-0 con una bella giocata personale. Pallone ben protetto tra due difensori avversari, rapida giravolta e tiro all'angolino. Risultato pesantissimo per una squadra che non finisce mai di stupire e che è cresciuta esponenzialmente nel girone di ritorno.
Luigi Fresco (Virtus Verona): bravissimo Andreoletti a Padova a credere nella promozione diretta quando i giochi sembravano fatti, bravo Valente a restituire spirito battagliero al Lecco, bravi i mister di Trento e Renate che festeggiano la qualificazione ai playoff. Ma la vetrina è tutta per questo signore che, dopo il Padova, batte anche il Vicenza onorando il gioco del calcio con sportività e bel gioco. Chapeau!
