La Top 11 del Girone A di Serie C: una magia di Liguori fa sognare Padova

E’ andata in archivio la 19^ giornata nel Girone A di Serie C. Questi i risultati:
Pro Vercelli-Virtus Verona 0-0
Atalanta U23-Arzignano 0-0
Fiorenzuola-Novara 1-2
Legnago-Mantova 1-2
Triestina-Padova 0-1
Vicenza-Alessandria 1-0
Lumezzane-AlbinoLeffe 2-1
Pro Patria-Pro Sesto 0-0
Pergolettese-Giana Erminio 1-0
Renate-Trento 1-0

Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 5-3-2:

Donnarumma (Padova): alcune testate giornalistiche di rilievo nazionale gli hanno dato addirittura 8, definendo "surreale" una parata su Celeghin. Strepitoso in almeno altre tre circostanze. Terza gara di fila senza subire reti, c'è tanto del suo in questo girone d'andata senza sconfitte e con una classifica straordinaria.
Lombardoni (Pro Patria): Colombo gli chiede di tenere Bruschi quanto più lontano possibile dalla porta, la marcatura a tratti a uomo risulta efficace. Marca con attenzione uno degli attaccanti più pericolosi del girone.
Pisano (Lumezzane): a 4 minuti dalla fine porta i lombardi in vantaggio grazie a un gran colpo di testa che non lascia scampo a Marietta. Bellissimo il movimento con cui si smarca del diretto marcature.
Belli (Padova): la vittoria di Trieste porta inevitabilmente a premiare molto i calciatori biancoscudati ben guidati da un allenatore preparato come Torrente. Donnarumma fa i miracoli, ma anche la difesa se la cava egregiamente. Un suo salvataggio sulla linea vale quanto un gol, il duello con Lescano certifica i progressi in fase di non possesso. Per uno che era abituato soprattutto a spingere è una grande soddisfazione. Prova di maturità superata.
Redolfi (Mantova): se iniziano a segnare con questa continuità anche i difensori sarà oggettivamente dura per le dirette concorrenti. Schema ben orchestrato su palla inattiva e pallone in fondo al sacco a ridosso del duplice fischio.
Gemignani (Arzignano): gara di grande spessore per il difensore, decisivo nel finale su Cissè e sempre difficile da superare nell'uno contro uno.
Metlika (Virtus Verona): la Pro Vercelli è squadra pericolosa quando alza i ritmi e lui è bravo a far circolare il pallone per superare la prima pressione e far correre gli avversari a vuoto. Match intelligente e condotto con personalità.
Franzoni (Giana Erminio): non il più bello dei gol, ma sicuramente una rete pesante che permette alla Giana di trovare tre punti fondamentali sotto l'albero. Risolve una mischia nell'area di rigore avversaria indirizznado il pallone all'angolino.
Scappini (Novara): segna, di testa, un gol che permette ai piemontesi di scrollarsi di dosso ansie e preoccupazioni dopo un girone d'andata oggettivamente difficile. Quinta rete stagionale e la sensazione che sia l'unico insostituibile nell'undici titolare.
Pellegrini (Vicenza): il primo gol dell'era Vecchi è una gemma da custodire a lungo negli archivi. Controllo, dribbling, pallone all'incrocio e tre punti che sanno di liberazione dopo la crisi vissuta nell'ultimo bimestre.
Liguori (Padova): la sua rovesciata è uno spettacolo, un mix di astuzia, tecnica e sana follia che gli consente di confezionare un autentico capolavoro. Forse il gol più bello di tutto il girone d'andata. Chapeau!
Davide Possanzini (Mantova): Torrente chiude imbattuto e vince a Trieste, ma il titolo di campione d'inverno va ai virgiliani e tanto basta per premiare l'allenatore rivelazione.