Caracciolo sulle seconde squadre: "Importanti per i top club, ma penalizzanti per le piccole"
Il presidente del Lumezzane, Andrea Caracciolo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TMW Radio all'interno della trasmissione 'A Tutta C' in cui si è soffermato anche sull’importanza della terza serie nella crescita dei giovani e muovendo una critica al progetto seconde squadre che al momento vede solo Atalanta e Juventus in campo con il Milan che molto probabilmente le seguirà nella prossima stagione.
La Serie C è da sempre il palcoscenico attraverso il quale si mettono in mostra i talenti del domani. Cosa si può fare per migliorare questo tipo di lavoro?
“Il discorso è molto ampio. Zola ho avuto il piacere di ascoltarlo nelle riunioni organizzate a Firenze e ho avuto ottime sensazioni. Quello che vogliamo fare qui a Lumezzane è cercare di costruire delle strutture adatte e avere degli istruttori adatti per il settore giovanile. Potrei prendere giocatori, spendere soldi e vincere il campionato. Il progetto però parte dalle strutture e dalle persone giuste, servono elementi in grado di trasmettere l’educazione calcistica, non solo la tattica ma anche la tecnica. È un percorso che ha bisogno di tempo, bisogna essere lungimiranti. Il settore giovanile non è come la prima squadra”.
Chiudiamo con una domanda extra campo: che ne pensa del progetto seconde squadre?
“È un percorso sicuramente importante per i top club che hanno la possibilità di seguire i loro giovani. Per le piccole società è penalizzante perché prima i giovani delle grandi squadre potevano venire a giocare in società come il Lumezzane, per noi dunque diventa più complicato. Secondo me a noi piccole società questo discorso può penalizzare, poi si può andare avanti anche così”.