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Spezia, D'Angelo: "Non guardo al passato e non penso al futuro. Serie A? Sono fatalista"

Spezia, D'Angelo: "Non guardo al passato e non penso al futuro. Serie A? Sono fatalista"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 10:04Serie B
di Tommaso Maschio

“Non penso a chi mi ha preceduto, ma solo a lavorare. Quelle mie e dei miei predecessori (Thiago Motta, Italiano, Bjelica, Rossi NdR) sono tutte storie diverse e poi non sono uno che guarda al passato e non penso sinceramente neanche al futuro. Vivo quello che è l’oggi, che ne so cosa sarà tra un anno”. Il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo parla in una lunga intervista a Il Secolo XIX in cui si sofferma anche sulle sue passioni extracalcistiche fra cultura e politica (“Report è una trasmissione che amo”; “Devo dire grazie a Sorrentino per aver regalato Parthenope a tutti noi” e “Bersani? Lo ammiro, è una persona semplice ma efficace”).

Spazio poi al passato fra Verde, Nagy e Touré: “A Daniele chiesi semplicemente di darmi la disponibilità a giocare, poi di decidere con calma. Speravo succedesse quello che è successo, che giocasse bene e cambiasse idea. Lui cambiò la sua e la nostra stagione, moralmente fu messo forse nelle condizioni di pensare di non lasciarci in difficoltà. - prosegue D’Angelo - Nagy? Con lui fu più facile che con Verde e non credo che abbia mai rimpianto la scelta. Con Touré ci abbiamo provato, ma il Pisa non lo ha mollato”.

Un pensiero poi al futuro e a una Serie A dove ancora non ha allenato: “Sono fatalista, penso che le cose accadano perché così deve essere. Con il Pisa vinsi la finale playoff a Trieste, ma se Gori non fa due paratone magari sono ancora in C. Se Puskas non prende i legni nella finale di ritorno con Monza, in A ci vado prima”.

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