Le pagelle del Milan - Theo rinasce come l'araba fenice, Conceicao vince subito
INTER-MILAN 2-3
(45'+1 Lautaro, 49' Taremi; 53' Theo, 80' Pulisic, 90'+4 Abraham)
Maignan 7 - Nessuna vera prodezza, almeno considerato il suo repertorio, se non forse su Carlos Augusto. Ma è decisivo con la sicurezza e le parate che sono la base della rimonta rossonera.
Royal 6,5 - Non un bel vedere davanti, ma dietro si dimostra efficace. (Dall'87' Calabria s.v.).
Thiaw 5,5 - Taremi gli scappa sulla linea del fuorigioco. Poi alza il muro, e i compagni fanno il resto.
Tomori 5,5 - Le solite pecche difensive, fatica su Lautaro e Taremi finché l'Inter ci prova.
Theo Hernandez 8 - Ritrova la sfida con Dumfries e la stravince: morde la fascia, è lui a trascinare il Milan al successo. Gol e assist: rinasce come l'araba fenice?
Musah 6 - Meglio a gara in corso come contro la Juventus. Impegna, specie fisicamente, Dimarco e Bastoni, senza però fare la differenza. (Dal 77' Abraham 7 - Un gol, pesante, perché la stagione del Milan può cambiare).
Fofana 6,5 - Muscoli e non solo: supera la prova, nient'affatto scontata, del centrocampo nerazzurro.
Jimenez 5 - Da un suo disimpegno errato nasce l'azione che porta all'1-0 di Lautaro. Mai pimpante, mai pericoloso. (Dal 51' Leao 8 - Non ha i 90 minuti, aveva detto Conceicao. I 40 li regge in maniera eccellente: entra e il Milan diventa un'altra squadra. Determinante).
Reijnders 6,5 - Scappa a De Vrij in maniera elegante, ma strozza il mancino. Bastoni gli neutralizza un rigore in movimento nella ripresa. (Dal 77' Loftus-Cheek 6,5 - Accompagna la rimonta della squadra con la sua fisicità).
Pulisic 7 - Già decisivo in semifinale, va ancora a segno. Brucia Bastoni con uno scatto, il 2-2 è decisivo per trionfare. Con lui e Leao al top, il Milan si può ancora divertire.
Morata 6 - Non scappa mai a De Vrij, il migliore dell'Inter. Prezioso in fase di manovra.
Sergio Conceicao 8 - In lacrime a fine gara. Due partite, un trofeo: mica male come bilancio. È presto per dire che ha salvato il Milan dalle sabbie mobili, se il buongiorno si vede dal mattino è difficile immaginare un sole più splendente sull'avvenire rossonero.