Salernitana, Adelaide ko: altro infortunio tra i volti nuovi. Rosa incompleta in tutti i reparti
"Jeff Reine-Adélaïde questa mattina ha effettuato gli accertamenti diagnostici – sempre al centro polidiagnostico Check Up – in seguito al problema muscolare accusato prima della partenza per l’Alto Adige. Nel suo caso, gli esami hanno evidenziato una lesione miotendinea distale del bicipite femorale sinistro. L’atleta ne avrà per almeno cinque settimane". Con questo comunicato stampa, la Salernitana conferma quanto già trapelava nelle ultime ore: neanche il tempo di prendere confidenza con la città e con i nuovi compagni che Adelaide è costretto a mordere il freno a causa di un infortunio muscolare. Di fatto il centrocampista, nella migliore delle ipotesi, tornerà a disposizione dello staff tecnico tra un mese e mezzo, dopo aver saltato la preparazione estiva e con almeno un altro paio di settimane necessarie per mettere benzina nelle gambe. "E' lo scotto che si paga quando i calciatori arrivano alla spicciolata, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo" ha detto uno sconsolato Martusciello prima della trasferta di Bolzano. Dando uno sguardo ai recenti accadimenti, possiamo notare che non è il primo volto nuovo che si ferma per un problema fisico. Tongya andò ko nel corso della prima amichevole ed è stato fermo per un mese, Ghiglione ha potuto svolgere solo lavoro differenziato perchè è arrivato con un braccio fasciato, Gentile è stato in infermeria per oltre 15 giorni. Pur con l'alibi del risicato budget a disposizione e dei tanti paletti imposti dalla proprietà, il direttore sportivo Gianluca Petrachi ha deciso sin qui di puntare soprattutto su giovani di belle speranze, calciatori a basso costo provenienti finanche dalla terza serie francese e atleti potenzialmente validi ma fermi da molto tempo. Prendiamo il caso di Soriano, gettato nella mischia col SudTirol a distanza di un anno dall'ultima apparizione e subito protagonista in negativo in occasione del gol decisivo di Rover.
In generale possiamo dire che il ds, al netto di una serie di operazioni interessanti in uscita che hanno fruttato un gruzzoletto non indifferente alla proprietà capitanata da Iervolino, è in ritardo per quanto riguarda la entrate. Quando mancano pochissimi giorni alla chiusura del mercato, la Salernitana ha ancora bisogno di due difensori centrali di spessore (tre se andasse via anche Daniliuc), un esterno basso di sinistra (Bradaric dovrebbe essere ceduto), tre centrocampisti e due attaccanti di valore. E' ovviamente ancora prematuro esprimere giudizi, sia chiaro, ma l'approccio di Njoh, Velthuis e Kallon non è stato particolarmente esaltante e, dopo due mesi e mezzo di lavoro, è incomprensibile presentarsi alle prime gare di campionato con una difesa largamente incompleta (8 gol subiti in 270 minuti è dato emblematico), un centrocampo numericamente scarno e un attacco che può contare sul solo Simy, reduce da un triennio negativo. Domani arriva la Sampdoria, un'autentica corazzata, e sugli spalti ci saranno quasi 15mila spettatori: la tifoseria di Salerno pretende una chiusura di mercato all'altezza del blasone della piazza per evitare un'altra stagione anonima e di sofferenza. Con questa rosa, falcidiata dagli infortuni, è evidente che il primo obiettivo sia mantenere la categoria.