Salernitana ad alta tensione, i tifosi sono dalla parte di Petrachi. Col Sassuolo in emergenza
Alta tensione in casa Salernitana. E, da un anno e mezzo a questa parte, non è certo una novità. Se in passato, però il proprietario interveniva spesso per gettare acqua sul fuoco e lasciar passare un messaggio di serenità e tranquillità, oggi Iervolino assiste a distanza e con apparente disincanto a tutta una serie di situazioni che rischiano di compromettere una stagione non certo iniziata con il piede giusto. L'esonero di Martusciello, condannato da numeri impietosi ma tutto sommato in linea con gli obiettivi dichiarati dal club, rischia di essere il male minore. Perchè ora l'argomento principale negli ambienti del tifo granata è la spaccatura tra l'amministratore delegato Maurizio Milan e il direttore sportivo Gianluca Petrachi. Il primo ha messo in discussione anche il ds ribadendo che "abbiamo seguito le sue indicazioni sul mercato, chi è quinto nella classifica del monte ingaggi non può occupare questa posizione di classifica". Il secondo, dopo un duro confronto con la proprietà, ha replicato in conferenza stampa chiedendo "onestà intellettuale, non mi sono piaciute dichiarazioni che reputo fuori luogo e ingenerose. Il quinto monte ingaggi scaturisce dalla permanenza in rosa di cinque calciatori che ho ereditato e che costano 9 milioni lordi. Vorrei operare a gennaio in piena autonomia e con il presidente al mio fianco".
E mentre persone vicine al proprietario ma senza incarichi ufficiali avrebbero proposto un cambio in dirigenza, ecco che Iervolino potrebbe convocare a Roma Milan e Petrachi per un chiarimento. Viceversa verrebbe da chiedersi cosa accadrà se i risultati non dovessero migliorare nemmeno col cambio di guida tecnica e se a gennaio il club si tirasse indietro e non predisponesse un budget adeguato dopo un'estate ricca di incassi tra paracadute, cessioni e riscatti. Di certo c'è che nessuno scenario più essere escluso e che la tifoseria è dalla parte del ds.
Intanto Colantuono ha concluso la sua prima settimana di lavoro e potrebbe proporre un nuovo assetto tattico, con il passaggio dal 4-3-3 integralista di Martusciello ad un 3-4-2-1 più difensivo. Il trainer granata, alla sua quarta esperienza a Salerno da subentrante, partirà subito col botto: il calendario propone infatti la difficile trasferta sul campo della corazzata Sassuolo. Nell'occasione il mister dovrà rinunciare allo squalificato Stojanovic e agli infortunati Maggiore e Torregrossa, ma sono a rischio anche Sepe, Jaroszynski e Tongya, uno dei pochi volti nuovi ad aver fatto davvero bene in questa prima parte di stagione. E così spazio a Ghiglione, Adelaide e Simy, mentre Verde e Soriano agiranno da trequartisti senza eccessivi compiti in copertura. Va da sè che, con il cambio tattico, diversi esterni rischiano di andare via già a gennaio. E' il caso di Dalmonte, Braaf e Kallon. Anche a Reggio Emilia la Salernitana sarà accompagnata da un migliaio di tifosi, il rischio però è che ci sia una vera e propria fuga dall'Arechi già a partire dal match con la Carrarese. Non ci sarà nessuna protesta ufficiale, ma tanti abbonati hanno già deciso di restare a casa a tempo indeterminato.