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Liverani: "Scudetto, Inter favorita. Lazio, Dia e Tchaouna due grandissimi acquisti"

Liverani: "Scudetto, Inter favorita. Lazio, Dia e Tchaouna due grandissimi acquisti"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 17 novembre 2024, 08:40Serie A
di Alessio Del Lungo

Fabio Liverani è carico, pronto a tornare in panchina dopo l'esperienza alla Salernitana, terminata a febbraio 2024, e a TuttomercatoWeb.com non nasconde tutta la sua voglia di ripartire: "Credo che accadrà presto, spero prestissimo. La volontà è quella di voler entrare per poter incidere, qualcosa c'è stato, qualcosa non è andato a buon fine... Vedremo, ma la volontà è quella".

Come vede questo campionato?
"Negli ultimi anni così non c'era mai stata una lotta così serrata e questo fa capire che oggi è difficile andare in fuga in Serie A. Alla fine i valori usciranno fuori e l'Inter è un po' avvantaggiata come squadra e come rosa. Il Napoli è un'antagonista importante e non gioca le coppe, può pesare nel lungo periodo".

Lei a giocato alla Lazio e alla Fiorentina, sono due tra le sorprese più belle di questa stagione.
"La Fiorentina ha fatto un mercato molto importante, con cessioni, ma anche investimenti di un certo tipo. Sta facendo un buon campionato, un po' sopra alle aspettative, deve mantenere almeno la posizione in zona Europa. La Lazio ha fatto un pre-campionato a fari spenti, pochi la davano tra le migliori, ma la cosa bella del calcio a volte è che con il lavoro, la serietà si possono fare cose straordinarie. Senza ombra di dubbio Baroni, insieme a Conte, è quello più avanti di tutti e che ha avuto l'impatto migliore tra i nuovi".

La lotta retrocessione è avvincente come quella Scudetto.
"È molto bella, nel giro di 3-4 punti ci sono 7-8 squadre e questo la dice lunga. Tirarsi fuori non è semplice, sicuramente da qui a fine girone d'andata qualcosa succederà e cambieranno le gerarchie".

Il Lecce ha recentemente esonerato Gotti, scegliendo Giampaolo. L'ambiente come reagirà a momenti di difficoltà?
"Quando parlo di Lecce per me è sempre difficile, è la piazza a cui sono più legato, quella in cui mi sono sentito più coinvolto. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, il pubblico è un valore aggiunto, ti segue tantissimo in casa e fuori, come numeri non si può pensare a una piccola. Non scendono mai sotto 25mila-30mila persone al Via del Mare, ti danno molto e i ragazzi lo sentono. Possono solo aiutare, poi per quanto riguarda il cambio di allenatore, ho letto che non c'erano più le condizioni per andare avanti con un'idea comune. Il campo dirà puntare su Giampaolo è stata la scelta giusta".

Lei è stato il primo tecnico di Krause in A. Le piace il progetto Parma?
"La squadra ha grande qualità, soprattutto nei giovani, ma non ha esperienza. Ci sono dei talenti che diventeranno molto forti, giocatori importanti, ma ora questo aspetto che fa guadagnare in freschezza può far perdere qualche punto. Il percorso di Krause è bello, giusto, fatto di ricerca di giovani di qualità, di strutture all'avanguardia... Il Parma è in buonissime mani, la proprietà è solida, sono persone rispettose. Ha imboccato la strada giusta".

Il Cagliari invece sembra aver trovato la quadra.
"Forse la frase è un po' eccessiva... Sta facendo il suo campionato, la piazza è molto legata alla terra, è molto umorale, basta poco per deprimersi e avere pensieri negativi così come per esaltarsi. Sanno che devono lottare, sanno che la salvezza possono raggiungerla anche all'ultima giornata, le altre hanno forza e qualità, sarà difficile. Ci sono momenti positivi e negativi, ma è così per tutti, chi li supererà con serenità sarà più bravo degli altri".

A Salerno invece qualcosa è andato storto.
"Quell'esperienza per me è stata difficile. Il problema più grande che ho trovato e che c'è ancora, è che si fa fatica ad avere un'idea comune, non c'è serenità, non c'è pazienza, si vive troppo legati al risultato e ciò porta confusione. Dispiace perché credo sia una piazza bella e importante, ma questo campionato era preventivabile".

Lei ha allenato Dia e Tchaouna, oggi alla Lazio.
"Per Dia non c'era bisogno di un grande intenditore per capire che è un calciatore straordinario: sa fare gol, giocare con gli altri,è tecnico, veloce, intelligente. Aveva deciso già dall'agosto 2023 di non giocare più a Salerno, i suoi problemi erano totalmente extra-calcistici e non di campo. A Salerno è successo qualcosa che sanno solo loro, è stato tutto l'anno così, ma non era un problema tecnico. Tchaouna aveva bisogno di spazio, ha saputo approfittare di quei momenti per mettersi in mostra. Ha grande qualità, può crescere tantissimo, va educato nel collettivo perché è istintivo, ma ha forza e talento. Sono due grandissimi acquisti".

Sohm a Parma quest'anno può fare il salto di qualità definitivo?
"L'ho voluto fortemente io, per me era già straordinario ai tempi perché è forte tecnicamente, strutturato. Maturerà in questa stagione, può diventare da big".

Si intravedevano già anche le qualità di Adorante?
"Sì, aveva bisogno solo del suo tempo per maturare, avere minutaggio, mettersi in condizione di giocare con i grandi. Sa fare gol, è intelligente e ha una qualità, che è quella di volersi migliorare. Lo troveremo sicuramente più forte tra un po' di tempo".

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